Ci sarà un nuovo concorso Inps entro la fine del 2023: entro la fine di quest’anno, infatti, si prevede il lancio di un concorso decisamente atteso. Questo evento rappresenta una grande opportunità di lavoro, che segue peraltro altri concorsi precedentemente indetti, in particolare per chi è alla ricerca di un impegno a tempo indeterminato presso l’ente. Ma cosa c’è esattamente all’orizzonte?
Nuovo concorso Inps 2023: i numeri del piano triennale 2022-2024
Dall’analisi delle informazioni iniziali, emergono dettagli significativi. L’Inps, con il suo Piano Triennale dei fabbisogni di personale per gli anni 2022-2024, ha delineato un ambizioso progetto di assunzioni:
- 2022: 8.624 nuovi inserimenti;
- 2023: 2.309 nuove posizioni;
- 2024: ulteriori 2.062 assunzioni.
Questo piano è stato concepito non solo per garantire il normale turnover dei dipendenti, ma anche per far fronte a nuove esigenze, in particolare quelle legate al PNRR e al rinnovamento del personale nella Pubblica Amministrazione.
Pertanto, secondo il Piano triennale dei fabbisogni di personale per il periodo 2022-2024, ci aspettiamo ben 13.000 nuove assunzioni Inps entro il prossimo anno. Un punto saliente di questa fase di reclutamento è il bando specifico per diplomati, con l’obiettivo di selezionare 585 individui per l’area B del personale.
Nuovo concorso Inps 2023: quali sono i dettagli del bando in uscita
L’elemento centrale di questo articolo è, ovviamente, il prossimo concorso. Nel 2023, come anticipato, si prevede l’inserimento di 585 professionisti all’interno dell’Area B dell’Inps. Questa assunzione si inserisce in un contesto più ampio, dato che nel corso del 2023 l’INPS ha già presentato altri due avvisi pubblici.
Per quanto riguarda le specifiche del bando, si attende ancora l’annuncio ufficiale. Tuttavia, una costante sembra essere il requisito formativo: per partecipare, sarà necessario possedere un diploma di scuola superiore, pur non escludendo la partecipazione di candidati laureati.
Originariamente, l’Istituto aveva programmato di lanciare il concorso l’anno precedente, attingendo dal budget di assunzione 2022. Tuttavia, a causa di alcune circostanze impreviste, l’annuncio è stato posticipato. Ci aspettiamo quindi che il bando venga ufficialmente pubblicato entro la fine dell’anno corrente.
Modalità di selezione e candidatura: la piattaforma inPA
La tradizione dei concorsi Inps suggerisce che la valutazione dei candidati avverrà attraverso un’analisi combinata di titoli ed esami.
Per candidarsi al concorso Inps per diplomati 2023, i partecipanti dovranno utilizzare la piattaforma inPA. Questo è il nuovo hub digitale per tutti i processi di reclutamento della Pubblica Amministrazione, secondo le direttive recentemente rinnovate. L’accesso alla piattaforma richiede credenziali valide come SPID, CIE o CNS.
Il bando ufficiale verrà pubblicato sulla piattaforma inPA. Un cambio significativo nella tradizione, dato che i bandi non vengono più annunciati sulla Gazzetta Ufficiale. Ora, inPA è l’unico canale di comunicazione utilizzato per questi annunci.
Prove e graduatoria finale: come funziona
Quanto alle prove, si ipotizza una struttura articolata, che potrebbe comprendere:
- Una fase preselettiva.
- Test scritti.
- Colloqui orali, durante i quali potrebbero essere valutate competenze specifiche come la conoscenza dell’inglese e le abilità informatiche.
Un punto focale sarà la valutazione delle competenze in lingua inglese e informatica. Dopo il 14 luglio 2023, la riforma dei concorsi ha imposto tali criteri per tutte le selezioni delle amministrazioni centrali. Interessante notare che le prove si svolgeranno digitalmente, quindi ogni candidato riceverà un tablet per completarle.
Seguendo le recenti normative, il concorso potrebbe prevedere sedi di esame decentralizzate.
Dopo la fase di selezione, verrà stilata una graduatoria. Questa lista, conformemente alla nuova riforma, avrà una validità di due anni dalla sua approvazione. Coloro che si classificano entro un margine del 20% dai posti disponibili saranno considerati idonei. In caso di rinuncia o dimissioni entro i primi sei mesi, l’Inps avrà l’opzione di ricorrere alla graduatoria per effettuare ulteriori assunzioni compensative.