Alcune scosse di terremoto si sono verificate oggi 18 settembre 2023 in Toscana ed Emilia Romagna. In via precauzionale alcune scuole rimarranno chiuse, come comunicato dai sindaci delle aree interessate dal sisma.
Terremoto in Toscana ed Emilia Romagna, scuole chiuse: le scosse in provincia di Firenze e di Forlì Cesena
Stando a quanto segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, una prima scossa di magnitudo 4.8 alle ore 5:10 ha avuto come epicentro Marradi, in provincia di Firenze.
Dopodiché un’altra di magnitudo 3 è avvenuta in provincia di Forlì e Cesena, a 6 chilometri a sud-ovest da Tredozio, alle ore 6:56. Al momento non sono stati riportati danni a persone o cose, anche se ulteriori verifiche sono in corso.
A causa del terremoto e dello sciame sismico in atto, gli istituti scolastici oggi resteranno chiusi in alcuni comuni delle due Regioni.
I comuni interessati in Toscana
Il comune di Marradi ha comunicato, sulla sua pagina Facebook, che le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse in via precauzionale.
A seguito delle scosse di terremoto registrate nelle ultime ore, si comunica che, oggi, lunedì 18 settembre, le scuole di ogni ordine e grado saranno chiuse in via precauzionale. Al momento non si registrano danni significativi
si legge sul post.
Anche nel comune di Borgo San Lorenzo, il comune più grande del Mugello, gli istituti scolastici rimarranno chiusi, come comunicato dal sindaco Paolo Omoboni sempre sui social.
A seguito delle scosse di terremoto che si sono verificate questa notte, e visto lo sciame sismico in atto, precauzionalmente tutte le scuole di ogni ordine e grado nel comune di Borgo San Lorenzo (dal nido alle superiori) resteranno chiuse.
Lo stesso provvedimento è stato adottato dal sindaco di Firenzuola, Giampaolo Buti. Istituti chiusi anche a Palazzuolo sul Senio.
Lezioni sospese in Emilia Romagna: la lista
Oggi 18 settembre le scuole resteranno chiuse anche nei seguenti comuni:
- Tredozio, provincia di Forlì-Cesena, epicentro della scossa;
- Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena, già duramente colpita dalle frane a seguito dell’alluvione dello scorso maggio;
- Portico e San Benedetto, Dovadola, Rocca san Casciano, Castrocaro Terme e Terra del sole, Forlì-Cesena;
- Brisighella e Riolo Terme, in provincia di Ravenna. Gli istituti scolastici dell’Unione verranno aperte dopo le verifiche tecniche per accertare che gli edifici non abbiano subito danni.
Articolo in aggiornamento