Altra notte di droni abbattuti in Crimea e – in generale – sui territori ucraini. Come sta capitando da ormai diversi mesi, Kiev ha avviato la sua controffensiva attraverso l’utilizzo massivo di droni sui territori occupati dai russi. L’operazione di poche ore fa non sembra essere andata a segno, poiché il ministero della Difesa, su Telegram, ha annunciato che tutti i dispositivi sono stati neutralizzati prima del raggiungimento degli obiettivi.

Dobbiamo poi evidenziare le parole di Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina, che ha confermato l’intenzione di Kiev di rafforzare le azioni militari verso Mosca con tutta l’intenzione di “portarli fuori dalla loro zona di comfort”.

Altri droni abbattuti sulla Crimea

Come anticipato poco sopra, i russi hanno confermato di aver intercettato diversi droni ucraini sopra i cieli della Crimea, abbattendoli prima che centrassero i loro obiettivi. Questo il comunicato rilasciato dalla Difesa russa riguardo l’operazione notturna:

I droni sono stati intercettati sulle aree occidentali, sud-occidentali, nord-occidentali e orientali della penisola di Crimea, sui distretti di Istra (a ovest) e Domodedovo (a sud) nella regione di Mosca, e sulle regioni di Belgorod e Voronezh (a sud-ovest). Le officine di veicoli blindati di Kharkiv, dove venivano effettuate le riparazioni e il restauro dei veicoli blindati per le forze armate ucraine, sono state raggiunte da un missile.

Le parole di Budanov, capo dell’intelligence ucraina, sulla controffensiva

La controffensiva ucraina, nel frattempo, procede senza troppi intoppi nonostante le critiche arrivate da più partner strategici che hanno etichettato la manovra come “troppo lenta” e “inefficace”. Kyrylo Budanov, intervistato dall’Economist, ha quindi voluto chiarire lo scopo della nuova strategia rispetto alla controffensiva, attraverso l’utilizzo massivo di droni:

I bombardamenti dovrebbero destare preoccupazione tra la popolazione e interrompere i normali processi economici in Russia. Pertanto, la chiusura dei grandi aeroporti di San Pietroburgo e Mosca è già diventata un fenomeno regolare.

In questo senso, il capo dell’intelligence militare ucraina ha confermato che gli obiettivi delineati da Kiev, rispetto all’uso di droni, sono principalmente: costringere i russi a ritirare caccia bombardieri e aerei da trasporto, causare danni agli impianti di produzione militare per rallentare il rifornimento di armi verso le truppe di Mosca e mettere sotto scacco il sistema anti-aereo russo portandolo all’esaurimento operativo.

I russi aumentano le proprie difese a Tokmak, nella regione di Zaporizhzhia

Dopo i recenti attacchi ricevuti, i russi hanno deciso di rafforzare la difesa nella città di Tokmak. La regione, controllata dalle truppe filo-russe, è stata più volte al centro di attacchi da parte dei droni di Kiev che stanno cercando di rientrare in possesso della zona cruciale di Zaporizhzhia. Questa la nota rilasciata nella notte da parte del Ministero della Difesa britannico che ha evidenziato quanto sopra:

La Russia sta schierando ulteriori posti di blocco, difese anticarro “a riccio” e scavando nuove trincee nell’area controllata dalla 58a Armata di armi combinate. Tokmak si prepara a diventare il fulcro della seconda linea di difesa della Russia.

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