Marradi è un comune di circa 2900 abitanti dove oggi, 18 settembre 2023, sono state avvertite diverse scosse di terremoto.

Marradi, dove si trova l’epicentro del terremoto di stamattina?

Marradi si trova sul lato romagnolo dell’appennino tosco-romagnolo, ma sotto la giurisdizione della città metropolitana di Firenze, in Toscana.

E’ classificato in zona sismica 2 (sismicità medio-alta).

La storia di Marradi

Il territorio di Marradi fu popolato fin dai tempi più antichi da colonie di Liguri, Etruschi e fu conquistato dai Galli, provenienti dalla Francia, che occuparono gran parte del Nord Italia. Alcune località nel nostro territorio portano ancora i nomi di questi popoli: Galliana, Boesimo (da Galli Boi).

Successivamente alla vittoria dei Romani sui popoli barbari, si sviluppò dove oggi si trova Marradi, un luogo fortificato lungo la strada, forse costruita dopo il 59 a.C., che collega Faenza a Firenze e Lucca. Questo luogo serviva come punto di difesa della strada e per il riposo dei viaggiatori ed era chiamato “Castello” (Castellum), attorno al quale si estendevano numerose fattorie, una delle quali, situata sulla destra del fiume Lamone, era chiamata “Marrato”, ossia coltivata con la zappa. Da qui, forse, deriva il nome di MARRADI.

In seguito, il territorio fu attraversato da orde barbariche e successivamente passò sotto il controllo dello Stato della Chiesa. Durante l’epoca feudale furono fondati diversi luoghi di culto: l’Abbazia di Santa Reparata (Badia del Borgo) risalente al 1050 appartenente all’Ordine Vallombrosiano; Santa Maria di Crespino, già menzionata nel 1097 e successivamente appartenente all’Ordine Vallombrosiano; l’Eremo di S. Barnaba di Gamogna, fondato da S. Pier Damiano nel 1053, appartenente all’Ordine dei Camaldolesi.

Per circa due secoli Marradi appartenne alla famiglia dei conti Guidi, principalmente favorevoli ai Ghibellini. Tuttavia, nel 1258, con la morte di Federico II, il loro potere diminuì e l’abate di S. Reparata pose Marradi sotto la protezione di Firenze, favorevole ai Guelfi. Ma quando i Guelfi furono sconfitti a Montaperti, i Guidi riottennero il controllo su Marradi.

Nel 1312, dopo una lunga disputa con i conti Guidi, Marradi passò sotto il dominio dei Manfredi di Faenza e rimase sotto il loro governo fino al 1428, quando Giovanni Manfredi sottopose tutti i suoi possedimenti alla protezione di Firenze.

Iniziò quindi l’era della signoria dei Medici, che si guadagnarono i favori della famiglia Fabroni, i quali realizzarono bellissimi palazzi a Marradi, ancora oggi ammirabili.

Dopo la caduta dei Medici, venne proclamata la Repubblica Fiorentina, ma venne poi abbattuta dalle truppe spagnole, che restaurarono il dominio dei Medici.

Tuttavia, per Marradi seguì un periodo di silenzio e abbandono.

Le cose migliorarono con l’arrivo della famiglia dei Lorena, che divennero arciduchi di Toscana.

Grazie a Pietro Leopoldo, fu ricostruita nel 1785 l’antica Chiesa di S. Lorenzo, fu fondata l’Accademia degli Animosi e nel 1792 fu costruito il Teatro omonimo, iniziando anche la costruzione dell’Ospedale.

Con la realizzazione della ferrovia Ravenna-Firenze, il territorio divenne uno dei centri più importanti dell’Appennino Tosco-Romagnolo.

Marradi ha dato i natali a personaggi famosi e illustri, tra cui ricordiamo: Rocco Guerrini (ingegnere e progettista della fortezza di Spandau in Germania), Anacleto Francini detto “Bel Amì” (librettista di opere e autore della canzone “Creola”), Orlando Pescetti (membro dell’Accademia della Crusca e autore della tragedia “Giulio Cesare”, che ha ispirato Shakespeare); Silvano e Serafino Razzi (autori di opere religiose, storiche e filosofiche), Ascanio Tamburini (generale dell’Ordine dei Vallombrosani, autore di opere di carattere religioso), Dino Campana, considerato uno dei più grandi poeti del Novecento e autore dei “Canti Orfici”, la cui storia d’amore con Sibilla Aleramo è stata dedicata al film “Un viaggio chiamato amore” di Michele Placido, con Stefano Accorsi e Laura Morante, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia del 2002.