Durante il corso dell’anno sono stati introdotti nuovi controlli fiscali ai quali i contribuenti dovrebbero stare ben attenti. L’obiettivo del Governo è quello di contrastare l’evasione fiscale e l’introduzione di nuove forme di controllo che riguardano diverse aree, dalle nuove tecnologie di controllo alle sanatorie fiscali.
Si tratta di novità, sul panorama fiscale, che sono state introdotte dal Governo, che puntano a rendere più efficiente il sistema, combattere il lavoro nero e semplificare il processo per i contribuenti. Essi devono conoscere bene queste novità, per evitare qualsivoglia problema.
Nel testo andremo ad esaminare quali sono le novità sui nuovi controlli fiscali introdotti, al fine di contrastare l’evasione fiscale, e come possono essere evitati dai contribuenti.
Nuovi controlli fiscali: come funziona l’anonimometro
L’utilizzo dell’anonimometro, ovvero un sistema di controllo per i conti correnti, è uno dei primi controlli fiscali introdotti dal Governo per contrastare l’evasione fiscale.
Infatti, tramite questo strumento, l’Agenzia delle entrate può verificare il livello medio di risparmio sui vari strumenti finanziari.
Come funziona? In soldoni, se la giacenza media non corrisponde alle spese dichiarate dal contribuente, allora suona il campanello d’allarme, per eventuale presenza di soldi non dichiarati.
In situazioni simili, il contribuente deve dimostrare la conformità fiscale, tramite la presentazione della documentazione necessaria.
Cos’è il Contraddittorio obbligatorio
Un altro strumento in tema di evasione fiscale è il Contraddittorio obbligatorio. Questa volta si tratta di un passaggio che permette al contribuente di difendersi prima del ricevimento di un avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle entrate.
I contribuenti, tramite il Contraddittorio obbligatorio, possono fornire spiegazioni in anticipo, al fine di evitare controversie e ricorsi successivi.
Controlli fiscali, introdotta una sanatoria per cancellare i reati penali
La Riforma Fiscale ha introdotto una nuova sanatoria, con la quale i contribuenti che aderiscono alle definizioni agevolate, e possono cancellare i reati penali.
L’obiettivo della sanatoria è quello di fare un passo in avanti in un rapporto più trasparente e fiduciario tra Fisco e contribuenti. Come funziona la sanatoria? I reati penali come, per esempio, l’omesso versamento dell’Iva o delle ritenute, possono decadere se il contribuente regolarizza le violazioni tramite le sanatorie agevolate.
Controlli fiscali sulle Partite Iva
Per concludere questa breve rassegna sulle ultime novità introdotte dal Governo in tema di controlli fiscali, parliamo di quelli relativi alle Partite Iva.
In particolar modo, l’Agenzia delle entrate deve effettuare controlli più mirati e più rigorosi sulla Partite Iva, conducendo un’analisi del rischio nell’associazione di nuove Partite Iva.
Dopo aver effettuato l’analisi del rischio, l’Agenzia delle entrate può dichiarare la cessazione e la chiusura delle Partite Iva, imponendo, ove necessario, anche sanzioni.
Perché sono stati introdotti controlli più mirati? L’obiettivo della loro introduzione non è solo quella di verificare che sia tutto in ordine, ma anche quello di garantire il rispetto delle norme europee e combattere le frodi.
Come abbiamo detto, dopo aver effettuato i controlli, in caso di esito negativo viene emanato un provvedimento di cessazione, oltre che una possibile sanzione.
È il caso di parlare anche delle Partite Iva “apri e chiudi”. L’Agenzia delle entrate, il 31 luglio scorso, ha emanato 1221 provvedimenti di cessazione d’ufficio della Partita Iva.
Come si legge su FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle entrate:
“Di queste, 359 sono state intercettate e chiuse in Lombardia (29%), 254 nel Lazio (21%) e 166 in Campania (14%). A seguire Toscana e Veneto con 105 chiusure. In tutte le restanti regioni i provvedimenti hanno interessato complessivamente 232 soggetti”.
Tutti i contribuenti dovrebbero conoscere i nuovi strumenti a disposizione del Fisco per effettuare controlli e verifiche, ivi comprese le sanatorie e il Contraddittorio preventivo, al fine di evitare i controlli fiscali e qualsiasi altro problema.
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