Il procuratore generale dell’Alabama, Steve Marshall, ha annunciato questo venerdì che un detenuto di 58 anni, Kenneth Smith, verrà giustiziato tramite inalazione di azoto puro. Già l’anno scorso la prigione dove era detenuto Smith aveva tentato di eseguire la sua condanna a morte con un’iniezione, ma non ci era riuscita. Sarebbe la prima volta negli USA che verrebbe usato l’azoto puro su un detenuto e le associazioni per i diritti dei detenuti hanno già annunciato forti proteste.

I precedenti di esecuzioni con azoto puro e le proteste negli Stati Uniti

Kenneth Eugene Smith era stato condannato a morte nel 1988 quando accettò di uccidere la moglie di un pastore della Westside Church of Christ a Sheffield: questi voleva intascare i soldi dell’assicurazione sulla vita della moglie e quindi si rivolse a Smith, che uccise la moglie del pastore (Elizabeth Dorlene Sennett) con diverse coltellate e colpi di tubo sul capo.

L’anno scorso la prigione dove Smith sta scontando la pena aveva tentato di eseguire la condanna a morte tramite iniezione letale, ma dopo quattro ore di infruttuosi tentativi di inserire l’ago nel braccio non fu possibile continuare. Smith ha raccontato al Sunday Times, giornale britannico, che la possibilità di essere il primo detenuto a morire per un’iniezione di azoto puro lo terrorizzi: non esistono, infatti, casi precedenti e analoghi, quindi non è possibile garantire al detenuto un trapasso indolore.

Se la pena di morte negli Stati Uniti è in vigore in 24 dei 50 Stati, il sostegno ad essa è alto ma in calo da anni. L’Alabama ha 166 detenuti in attesa dell’iniezione letale e in alcuni casi il governatore si è rifiutato di firmare le condanne a morte. Questo è capitato anche in alcuni stati, mentre in altri le aziende farmaceutiche sono sempre più riluttanti a fornire i farmaci tossici necessari per le esecuzioni. La scelta dell’Alabama quindi cerca di superare questi paletti.

Oklahoma e Mississippi sono gli altri due stati che hanno adottato questo nuovo metodo di esecuzione, senza però mai attuarlo. Facendo inalare azoto puro ad una persona, questa perde coscienza e gradualmente arriva alla morte. L’ong Equal Justice Initiative ha già annunciato proteste, considerando questo metodo di esecuzione barbaro nei confronti dei detenuti.

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