Chi è Giuseppe Cavo Dragone? II nuovo ammiraglio classe 1957, ha preso il posto dell’olandese Rob Bauer nel ruolo di presidente del Comitato militare della Nato, l’organizzazione che riunisce tutti i capi di Stato maggiore della Difesa dei Paesi alleati.

Sono tante le sfide che attendono l’ufficiale piemontese ex pilota e paracadutista. A lui spetterà il compito del rafforzamento della deterrenza Alleata e del sostegno all’Ucraina oltre agli investimenti nella Difesa dei Pesi alleati e alla produzione di munizioni e sistemi d’arma nello spazio transatlantico, giudicato attualmente insufficiente a garantire la difesa europea e nordamericana.

Della sua vita privata si conosce poco, si solo che è sposato con Rosa e ha tre figli: Michele, Umberto e Ginevra Francesca.

Chi è Giuseppe Cavo Dragone: la carriera

L’ammiraglio ha riscosso negli ultimi anni un notevole apprezzamento internazionale, soprattutto negli Usa.

Da Ottobre 2021 è stato capo di Stato maggiore della Difesa, prima di questo incarico dal Giugno 2019, è stato capo di Stato maggiore della Marina militare.

Dal 2016, ha invece guidato il Comando operativo di vertice delle interforze, l’attuale Covi, lo strumento attraverso cui la Difesa esercita il comando operativo delle Forze schierate in teatro per missioni o operazioni in tutto il mondo.

L’ammiraglio Cavo Dragone nella sua lunga carriera ha anche guidato le Forze aeree della Marina e il Raggruppamento subacquei ed incursori.

Questi prestigiosi incarichi sono stati preceduti da due anni di guida del Comando delle interforze per le operazioni delle Forze speciali, Cofs, e dal comando triennale dell’Accademia navale. Nei primi anni 2000 è stato inoltre per un biennio al comando della portaerei Garibaldi.

L’Ammiraglio Cavo Dragone è insignito delle seguenti onorificenze:

  • Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
  • Medaglia Mauriziana al Merito dei 10 lustri di carriera militare;
  • Medaglia Militare al Merito di lungo comando (20 anni);
  • Medaglia d’Onore di lunga navigazione marittima (10 anni);
  • Medaglia Militare Aeronautica di lunga navigazione aerea (20 anni);
  • Croce d’Oro per anzianità di servizio (40 anni);
  • Croce Commemorativa per la partecipazione alle operazioni di concorso al mantenimento della sicurezza internazionale nell’ambito delle operazioni militari in Afghanistan e nel Golfo Persico.

La nomina

La nomina di Cavo Dragone rappresenta un riconoscimento importante del ruolo che il nostro Paese svolge all’interno della Nato. L’Italia è infatti uno dei principali contributori militari della Nato, sia in termini di truppe sia di mezzi.

Il vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha commentato la nomina di Cavo Dragone e ha dichiarato:

“Sono felice ed orgoglioso dell’elezione dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone a presidente del Comitato militare della Nato, si tratta di una vittoria frutto di un grande gioco di squadra a tutti i livelli dell’Italia.”

In una nota il ministro della Difesa Guido Crosetto ha aggiunto:

“Sono particolarmente soddisfatto e orgoglioso che, oggi, a Oslo, i capi delle Difese della Nato abbiano nominato l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone quale successore dell’attuale ‘Chairman’ del Comitato Militare dell’Alleanza Atlantica, l’ammiraglio Robert Bauer. Una decisione che è stata presa a stragrande maggioranza, nonostante la perdurante ostilità di alcuni Paesi dell’Alleanza, e che, in ogni caso, testimonia l’eccezionale profilo della candidatura italiana e del ruolo dell’Italia nel fondamentale supporto fornito all’Alleanza Atlantica e nello scenario internazionale. Si tratta di un atto di riconoscimento della stima e del rispetto per il governo, la Presidenza del Consiglio e, in particolare, il Ministero alla Difesa. Un atto e un gesto che riconosce all’Italia un ruolo importante, nevralgico e fondamentale all’interno dell’Alleanza atlantica che vive un momento così difficile che è evidenziato non solo dalla perdurante guerra in Ucraina, ma anche dalle molteplici sfide multi-dominio e su vari fronti, Est e Sud, che attendono l’intera Alleanza. Rivolgo le mie più sincere congratulazioni all’amm. Cavo Dragone che, sono certo, data la sua pluriennale e da tutti rispettata esperienza, saprà svolgere con rigore e serietà il suo compito. L’avvicendamento avverrà nel mese di gennaio 2025, quando l’Ammiraglio Bauer completerà le attività del suo mandato e l’Ammiraglio Cavo Dragone porterà a termine, a novembre 2024, l’incarico alla guida militare della Difesa Italiana”.