Nel Regno Unito, negli ultimi tempi, si è scatenata una controversia riguardante il divieto dei cani American Bully, principalmente di quelli taglia XL.
Questa decisione ha suscitato l’interesse di molti, soprattutto tra i proprietari di questi cani. Scopriamo cosa sta accadendo e le ragioni dietro tale decisione.
Il Premier Sunak ha annunciato che i cani American Bully XL saranno banditi nel Regno Unito
Il primo ministro Rishi Sunak ha annunciato che, a seguito di una serie di recenti attacchi da parte di questa razza canina nei confronti di persone, gli american bully XL saranno banditi da tutta la nazione.
Un uomo è morto giovedì a Walsall dopo un sospetto attacco da parte di un american bully XL. E una ragazzina di 11 anni, insieme a due uomini, sono stati aggrediti da un altro cane della stessa razza a Bordesley Green, Birmingham, sabato.
Il primo ministro ha rassicurato la popolazione dicendo che questo tipo di cani saranno banditi entro la fine dell’anno in base a una legge che si applicherà in tutta la Gran Bretagna, in Inghilterra, Galles e Scozia.
I proprietari, tuttavia, insistono sul fatto che, nonostante il loro aspetto e la loro corporatura temibili, questi cani sono adorabili animali domestici e non sono aggressivi.
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Cos’è l’American Bully?
Si dice che questo tipo di cani abbia avuto origine negli Stati Uniti alla fine degli anni ’80, quando furono incrociati i pitbull terrier americani e gli american staffordshire terrier.
Sono disponibili quattro varianti di taglia: standard, tascabile, classica e XL.
Gli XL possono pesare più di 60 kg e sono abbastanza forti da sopraffare (e uccidere, nel caso) una persona adulta.
Lo United Kennel Club, associazione americana, afferma che un bullo americano “è un eccellente cane di famiglia”.
“Nonostante l’aspetto potente, il loro comportamento è gentile e amichevole”, si legge, anche se poi si ammette che “l’aggressività del cane è caratteristica di questa razza“.
Cosa accadrà dopo la messa al bando degli American Bully?
I proprietari di questi cani possono stare tranquilli, ovviamente non ci sarà un abbattimento dei cani American Bully in Gran Bretagna.
Piuttosto ci saranno delle regole da seguire: i proprietari dovranno registrare i loro cani e intraprendere determinate azioni:
- castrazione;
- museruola obbligatoria in pubblico;
- guinzaglio obbligatorio;
- assicurazione sul cane.
Se i proprietari rispetteranno queste regole, potranno tenere il loro cane.
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Cos’è il Dangerous Act?
L’introduzione del Dangerous Dogs Act del 1991 ha regolamentato l’allevamento, la vendita e il regalare cani appartenenti a razze vietate.
Mentre determinati cani devono essere dotati di museruola e guinzaglio quando sono in pubblico.
Anche nel caso di questo provvedimento, si è varato un “periodo di amnistia” per consentire ai proprietari di mantenerli a determinate condizioni.
Da allora in poi, se queste regole non fossero state applicare, possedere un cane appartenente a queste razze è un reato a meno.
Ci sono delle eccezioni, chiamate esenzioni. Esse vigono se, per esempio, un tribunale ritiene che i cani non rappresentino un pericolo per il pubblico e i loro proprietari siano ritenuti persone idonee e adeguate a possederli e gestirli.
Prima di poter essere esentato, il cane deve essere castrato, dotato di microchip e di assicurazione contro terzi. Ci sono anche condizioni severe, tra cui essere tenuti al guinzaglio e con museruola in pubblico.
Quattro razze sono state bandite dal Dangerous Dogs Act del 1991: il pitbull terrier americano, il tosa giapponese, il Dogo Argentino e il Fila Brazileiro.
Il Governo ha il potere di bandire le razze di cani nate per combattere o che abbiano le caratteristiche di essere stati allevati per quello scopo.
La polizia ha il potere di sequestrare qualsiasi cane vietato che si trovi in un luogo pubblico.
L’American Bully è davvero così pericoloso?
In Gran Bretagna, a parte gli episodi più cruenti citati sopra, questo tipo di cani è stato coinvolto in numerosi attacchi a persone.
Ad aprile, una nonna di 65 anni è stata uccisa dopo aver tentato di sedare una rissa tra i suoi due bulli americani a Liverpool. E l’anno scorso, una bambina di 17 mesi è stata sbranata a morte nella sua stessa casa da un American Bully femmina, appena una settimana dopo il suo acquisto.
Nel 2021, Jack Lis, 10 anni, è morto per gravi ferite al collo e alla testa dopo essere stato attaccato da un bullo americano XL a Caerphilly.
Insomma, ad essere onesti, le motivazioni per questo divieto ci sono eccome.
Richard Baker, un chirurgo consulente del Servizio Sanitario Nazionale (NHS) nel Regno Unito, ha riferito alla BBC News che i cani American Bully presentano una minaccia particolarmente grave a causa delle loro potenti mascelle.
Le ferite causate da questi cani sono spesso più gravi rispetto a quelle inflitte da altre razze. Quando un American Bully morde, può provocare ferite schiaccianti o laceranti, e una volta che ha afferrato la preda, difficilmente la lascia andare. Questo tipo di lesione può comportare la rottura delle ossa, danni alla pelle e ai nervi.
In conclusione questa decisione del governo britannico si basa su una serie di attacchi violenti recenti. Tuttavia, esistono opinioni contrastanti sulla necessità di vietare specificamente questa razza e sulla validità dei dati relativi agli attacchi. La decisione finale sulla legislazione è ancora in fase di definizione, ma il dibattito su questa questione controversa continua.