Nella giornata di oggi il piccolo comune di Pontida, nelle valli bergamasche, si tingerà di verde per l’annuale raduno leghista, “il momento del ritrovo e dell’amicizia“, “l’appuntamento del popolo“, come lo ha definito il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini in un’intervista concessa a “Libero”. Salvini, che presenzia al raduno dal 1992, quando aveva 18 anni, ha definito questo evento un “evento pre-politico“, dove è importante soprattutto la dimensione emotiva e della partecipazione.

Pontida, Salvini apre il raduno della Lega con un discorso di “unità e compattezza”

Quest’anno, a differenza dello scorso, Salvini si trova al governo e non all’opposizione e ciò comporta una maggiore responsabilità nel solcare il palco di Pontida:

C’è una maggiore responsabilità, quando fai Pontida dall’opposizione puoi permetterti di commentare quello che non va, quando fai Pontida con 5 ministri, 6 governatori e 700 sindaci devi raccontare quello che stai facendo, ma soprattutto quello che hai in testa di fare.

Il discorso preparato dal ministro, oggi nelle vesti soprattutto di leader del Carroccio, sarà “di assoluta unità e compattezza“, per controbattere ai giornali che parlano di continui contrasti all’interno di partiti e alleanze. Salvini smentisce la versione secondo cui tra lui e Meloni non scorra buon sangue, affermando al contrario che, pur nelle lampanti e palesi differenze, “c’è sintonia, prima umana, personale, e poi politica“. L’obiettivo del leader è quello di “costruire un percorso per i prossimi 10 anni che porti speranze e progetti” a chi sarà presente oggi. Dieci anni, dunque due legislature: questa è l’aspettativa di Salvini sul governo di centrodestra, dal suo punto di vista il tempo adeguato per realizzare i piani del partito e della coalizione, per “dare al sistema produttivo, alle imprese, alle famiglie un arco temporale di serenità“.

Un tema sul tavolo oggi sarà quello del lavoro, corredato dalle questioni degli stipendi e delle tasse, che verranno approfondite a partire dal punto di vista del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “dove passano i soldi del Pnrr” e che avrebbe quindi possibilità di attuare dei cambiamenti rilevanti. Per quanto concerne la legge di Bilancio, a tal proposito, un punto fermo della Lega è “investire quello che abbiamo per aumentare gli stipendi e le pensioni“.

Marine Le Pen presente a Pontida per parlare di Europa

Durante la giornata si parlerà anche molto di Europa, in dialogo con Marine Le Pen, “una delle alleate più antiche più importanti della Lega“, leader del Rassemblement National francese e con l’uscita del Paese dall’Unione europea e dalla Nato e il ripristino del franco come moneta nazionale come obiettivi nella sua agenda politica.

Il tema europeo è centrale, sto mettendo giù la scaletta: lavoro, ambiente, scuola, tasse, giustizia, immigrazione. Sono tutti temi su cui l’Europa può aiutarti o può metterti in difficoltà e quindi cambiare l’Europa sarà l’obiettivo di questa e delle prossime iniziative della Lega.

La concezione di Salvini e la visione che emergerà dalla giornata di oggi, dunque, sarà quella di un’Europa dei popoli e delle nazioni, che “è assolutamente attuale” e assolutamente “diversa da quella a guida socialista“. Un’Europa dove gli azionisti della maggioranza sono i socialisti, stando alle parole critiche del ministro, porta a fare “politiche di sinistra che sono contro il lavoro, contro le imprese“. Dunque, in vista delle Elezioni europee del 2024 Salvini dice di volersi impegnare affinché non si escluda nessuno e il centrodestra si presenti unito:

Se il centrodestra vuole governare l’Europa, l’unica scelta è unire tutti. Se non tiri dentro i popolari, i conservatori e tutti gli identitari, la partita è persa in partenza, se unisci tutti allora c’è un 50% di possibilità di vincere.

In dialogo con Roberto Calderoli sulle autonomie

Passando da una dimensione europea a una più nazionale, due nodi irrisolti, secondo il vicepremier, interessano Bolzano e Lampedusa: “il tema del tunnel del Brennero bloccato dall’Austria e l’Europa fa finta di nulla” da una parte e dall’altra parte “l’Europa che blocca i camion al Brennero non blocca i barconi“. La questione dell’autonomia, idea fondativa e grande cavallo di battaglia della Lega, continua a essere centrale, addirittura, stando alle parole di Salvini, “il filo conduttore di una maggior libertà per i Comuni, i territori, gli enti locali, le Regioni“. Anche il ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli sarà presente a Pontida, dove interverrà facendo riferimento alla proposta di riforma dell’autonomia. Presente non fisicamente ma nel ricordo chi si è recato a Pontida è Roberto Maroni, a cui è stato dedicato un video in apertura al raduno.

L’impegno nei confronti del Nord riguarda soprattutto il Trentino, dove si voterà in ottobre. Inoltre, Salvini coglierà l’occasione per presentare “un nuovo codice degli appalti che taglia mesi e mesi di attesa“. Per il Sud, invece, il leader della Lega promette investimenti senza precedenti, nella sua personale convinzione che il Ponte sullo Stretto, al netto delle critiche, darà tanto lavoro quanto “riscatto morale“. Il criterio d’azione per la Lega rimane sempre “prima gli italiani” i quali, stando alle parole di Salvini, maturano maggiori diritti ad accedere ai servizi dello Stato.

I sindaci leghisti a Pontida: “Salvini al Viminale”

Nel frattempo, le prime voci da Pontida sono quelle dei sindaci leghisti che si sono naturalmente schierati a favore di Matteo Salvini auspicando ad una sua scesa al Viminale. Su tutti, spunta la voce di Roberto Crippa, sindaco di Ceriano Laghetto che afferma:

È stato dimostrato che l’unico modo per difendere l’Italia è avere Matteo Salvini ministro dell’Interno. È giusto che il governo vada avanti, ma bisogna fare veramente qualcosa non per forme di razzismo, ma per questioni strutturali: l’Europa in pochi anni cambierà la fisionomia dei padri fondatori con questa invasione