Santo e onomastico del giorno 17 settembre 2023: oggi si commemorano le gesta di San Roberto Bellarmino, un prelato e un ecclesiastico insignito del titolo di Dottore della Chiesa. Egli appartenne all’Ordine dei Gesuiti e dimostrò intelligenza e astuzia nell’affrontare le controversie dottrinali del suo tempo, distinguendosi brillantemente.
San Roberto, santo del giorno 17 settembre
San Roberto Ballarmino nacque il 4 ottobre 1542 a Montepulciano in una famiglia nobile. All’età di diciotto anni, fece il suo ingresso nel noviziato dei Gesuiti presso Sant’Andrea al Quirinale a Roma. Completò gli studi di filosofia presso il Collegio Romano e quelli di teologia a Padova e Lovanio.
Appena ordinato sacerdote, fu destinato all’insegnamento della teologia e allo stesso tempo alla predicazione in latino agli studenti universitari. A Lovanio, c’era fermento a causa delle teorie di Michele Baio, che non differivano molto da quelle dei riformatori. Bellarmino iniziò i suoi corsi utilizzando come testo la Summa theologiae di san Tommaso d’Aquino ottenendo un successo immediato.
Con generosità e grazie alla sua straordinaria conoscenza teologica, confutò la dottrina di Baio che più tardi rinnegò i suoi errori. Nel 1576, quando fu istituita una cattedra di Controversie presso il Collegio Romano, fu scelto come primo insegnante. Le sue lezioni, seguite da un pubblico cosmopolita, ebbero un grande impatto in tutta Europa. Tra il 1586 e il 1593 pubblicò le celebri Disputationes de Controversiis Christianae Fidei, che ottennero un enorme successo.
Queste opere costituivano una solida difesa della dottrina cattolica, basata sullo studio delle Scritture, dei Padri della Chiesa e della storia, e potevano essere considerate come una nuova Summa teologica, in quanto utilizzavano abbondantemente le fonti con pertinenza e chiarezza esegetica. Nel 1592 fu eletto rettore del Collegio Romano, due anni dopo divenne superiore della provincia gesuitica di Napoli, ma fu richiamato a Roma da Clemente VIII come consulente del Sant’Uffizio.
Nel 1599 venne nominato cardinale e nel 1602 arcivescovo di Capua, ma dopo tre anni il nuovo Papa Paolo V lo richiamò ancora a Roma per importanti incarichi. Prevedendo la sua morte, ottenne il permesso dal Pontefice di ritirarsi nel noviziato dei Gesuiti, dove morì il 17 settembre 1621, recitando il Credo e invocando il Signore. Fu beatificato da Pio XI nel 1923 e poi canonizzato nel 1930, venendo dichiarato dottore della Chiesa l’anno successivo.