Le patatine in busta sono uno snack popolare e apprezzato in tutto il mondo. Anche molti vegani le mangiano. Ma possono davvero mangiarle?

Le patatine in busta sono vegane? Non tutte!

Non sempre, infatti, le patatine sono automaticamente adatte a una dieta vegana, poiché alcuni prodotti possono contenere ingredienti di origine animale o essere preparati con metodi non adatti a una dieta vegana.

In questo articolo vedremo come capire se le patatine in busta sono vegane o no e come scegliere uno snack vegano.

Le patatine in busta sono vegane?

Anche i vegani adorano le patatine come snack. Tuttavia, non sempre le patatine in busta sono adatte ad un’alimentazione vegana.

Alcune marche, infatti, aggiungono ingredienti di origine animale come il latte in polvere.

Stessa cosa accade alle tortilla chips di farina di mais. Di solito sono vegane. Ma anche qui è importante prestare attenzione ad alcune spezie o additivi del formaggio.

Le patatine di verdure sono fatte con varie verdure come patate dolci, barbabietole o carote. Solitamente vengono fritte in olio vegetale e sono quindi vegani.

Ma vale sempre la pena controllare prima l’elenco degli ingredienti, poiché alcuni marchi utilizzano aromi o spezie che non sono vegani.

Le patatine di frutta sono solitamente preparate con frutta a fette sottili essiccate o cotte. Queste patatine sono vegane perché sono composte solo da frutta. Prima del consumo, però, assicuratevi che non siano stati effettivamente aggiunti additivi o dolcificanti di origine animale.

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Quali ingredienti ci sono nelle patatine in busta?

Fondamentalmente, le patatine sono fette di patate tagliate sottili che vengono fritte o cotte al forno. Esistono molte varietà di patatine, tra cui tortilla chips, patatine di verdure e persino patatine di frutta.

Gli ingredienti, però, e la preparazione possono variare da marca a marca. Se segui una dieta vegana, dovresti sempre controllare prima gli ingredienti elencati sulla confezione per assicurarti che non contengano effettivamente spezie di origine animale.

Le patatine classiche sono solitamente vegane. La maggior parte delle marche utilizza solo patate, olio vegetale (come l’olio di girasole) e sale come ingredienti principali.

Tuttavia, altri marchi aggiungono prodotti di origine animale come latte in polvere o esaltatori di sapidità di origine animale.

Prodotti che potrebbero essere non vegani

Ecco un elenco di prodotti che potrebbero sorprenderti, perché a volte non sono vegani:

  1. Ingredienti non vegani negli smalti per unghie: alcuni smalti per unghie contengono ingredienti di origine animale come la guanina, ottenuta dalle scaglie di pesce, e il carminio, derivato dai pidocchi. Per individuarli, cerca i numeri CI 75170 (guanina) e CI 75470 (carminio) nell’elenco degli ingredienti o opta per smalti etichettati come vegani.
  2. Chiarificanti non vegani nella birra: la birra può contenere ingredienti di origine animale come la vescica di pesce, utilizzata per la chiarificazione. Cerca birre con il logo vegano o scegli birre tedesche, solitamente prodotte con solo acqua, luppolo, malto e lievito.
  3. Colla animale nelle scarpe: le scarpe in pelle non sono vegane, ma anche gli adesivi utilizzati nella produzione possono contenere ingredienti di origine animale come scarti di macellazione o caseina. Cerca scarpe etichettate come vegane o chiedi direttamente al produttore.
  4. Gelatina nei marshmallow: molti marshmallow contengono gelatina, spesso ottenuta da scarti di macellazione come ossa e pelle. Cerca marshmallow vegani.
  5. Grassi animali nelle banconote: alcune banconote possono contenere grassi animali, come la nuova banconota da cinque sterline britannica. Verifica le politiche delle banche centrali o scegli banconote vegane quando possibile.
  6. Setole di maiale nel pane: le setole di maiale vengono utilizzate come ausili tecnici nella produzione di pane e altri prodotti da forno senza essere etichettate come tali. Chiedi informazioni al tuo panificio locale.
  7. Succo di frutta non vegano: il succo di frutta come il succo di mela può contenere gelatina per la chiarificazione. Cerca succhi con il sigillo vegano od opta per quelli naturalmente torbidi.
  8. Patatine non sempre vegane: alcune varietà di patatine, come le Pringles, possono contenere ingredienti non vegani come il siero di latte in polvere. Cerca l’etichetta V o il fiore vegano per patatine vegane.
  9. Cera d’api nel caffè: la cera d’api può essere utilizzata come agente di rivestimento per il caffè. Chiedi al produttore od opta per caffè vegani.

In conclusione, è importante prestare attenzione agli ingredienti e alle pratiche di produzione per identificare prodotti non vegani nei nostri acquisti di tutti i giorni. Optando per prodotti etichettati come vegani o cercando informazioni dirette dai produttori, possiamo contribuire a ridurre il nostro impatto sugli animali e l’ambiente.

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