Questi sono giorni di grande polemica intorno alle responsabilità della nuova crisi migratoria che ha investito l’isola di Lampedusa. I primi a fare un passo indietro sono i tedeschi: la Germania ha deciso di riprendere l’ammissione volontaria di migranti provenienti dall’Italia che era stata sospesa.

La Germania riapre l’accoglienza dei migranti dall’Italia

Mentre continuano gli sbarchi con migliaia di migranti ancora bloccati sull’isola di Lampedusa. La polemica tra i governi dei tre paesi più popolosi d’Europa era scattato quando Francia e Germania hanno deciso unilateralmente di bloccare l’accordo di redistribuzione dei richiedenti asilo.

La retromarcia tedesca è stata annunciata dalla ministra dell’Interno, Nancy Faeser che ha parlato di “obbligo di solidarietà”.

La ministra Faeser aveva dichiarato ieri all’ARD che la procedura di ammissione volontaria era stata sospesa per motivi che riguardavano il modo di fare del governo italiano. Ma nonostante questo la Germania è ritornata sulla decisione perché non poteva certo venire meno alla solidarietà promessa.

L’Italia non ha mostrato alcuna volontà di riprendere le persone attraverso la procedura di Dublino. Ma ora è ovviamente chiaro che adempiremo al nostro obbligo di solidarietà”.

Gli accordi di giugno non rispettati dal governo italiano?

La presa di posizione di Francia e Germania era stata giustificata dal fatto che l’Italia non aveva rispettato la parte dell’accordo. Questo prevedeva il controllo dei migranti quando cercavano di sconfinare prima di essere riconosciuti dal paese d’approdo.

L’Italia è stata accusata di agevolare questi spostamenti ai danni degli altri paesi europei. Il meccanismo di solidarietà concordato tra alcuni paesi dell’UE nel giugno dello scorso anno, ha registrato fin ora numeri irrilevanti. Numeri che si scontrano con cifre molti più rilevanti riguardo gli sbarchi dello stesso periodo.

La Germania infatti, aveva inizialmente promesso di accogliere 3.500 richiedenti asilo. Finora, solo 1.700 persone in cerca di protezione sono state trasferite attraverso il cosiddetto meccanismo volontario di solidarietà europea. I pochi dovranno completare la loro procedura di asilo in Germania, di questi, circa 1.000 provengono dall’Italia e 670 da Cipro.