L’economia italiana sta attraversando una fase critica, segnata da un’inversione di tendenza che minaccia il benessere delle famiglie e la stabilità delle imprese: secondo le previsioni elaborate dal Centro Europa Ricerche per Confesercenti, l’erosione del potere d’acquisto e dei risparmi delle famiglie sta facendo frenare i consumi, con una previsione di una diminuzione di 3,7 miliardi di spesa nel secondo semestre rispetto ai primi sei mesi dell’anno. Questo trend negativo è alimentato anche dall’aumento dei tassi di interesse promosso dalla Banca Centrale Europea.
Confesercenti lancia l’allarme: “Consumi in calo, economia a rischio”
In aggiunta a questa situazione economica critica, si registra un preoccupante calo dei lavoratori autonomi. Secondo i dati analizzati da Confesercenti, dal 2019 al 2022, il numero di lavoratori autonomi è sceso di 134.000 unità, segnando una tendenza al ribasso che ha portato il totale a 4,825 milioni. Questo dato è allarmante poiché rappresenta non solo una diminuzione significativa dell’occupazione, ma anche la chiusura di più di 90 attività nell’arco di soli quattro anni.
Le cause di questo declino sono molteplici. Le imprese, in particolare le micro e piccole imprese a conduzione familiare, si trovano a fronteggiare una serie di difficoltà, tra cui gli effetti economici della pandemia, l’incremento dei prezzi dell’energia elettrica e l’inflazione. Confesercenti sottolinea la necessità di ridurre l’onere burocratico e di fornire un maggiore sostegno al sistema economico, proponendo la revisione delle modalità di pagamento delle imposte, come l’implementazione di un abbonamento fiscale con registrazioni mensili.
L’Economia Italiana in una Fase ‘Pre-Recessiva’
Confesercenti, nella sua analisi, evidenzia che l’economia italiana sta entrando in una fase “pre-recessiva“. Il crollo dei prestiti alle imprese, la revisione al ribasso delle stime di crescita da parte dell’Unione Europea e le stime dell’Istat sul Pil confermano le sfide che l’Italia sta affrontando. Il rallentamento dei consumi è uno dei fattori principali, con una contrazione dello 0,2% della spesa delle famiglie nel secondo trimestre. L’associazione sottolinea che misure di difesa del potere d’acquisto, come la detassazione delle tredicesime e aumenti retributivi per il recupero dell’inflazione, sono essenziali per riportare l’economia italiana su una traiettoria di crescita.