Elon Musk, presidente di SpaceX, Tesla e X (precedentemente noto come Twitter), è al centro di un acceso dibattito riguardante l’uso militare della sua rete satellitare Starlink, che è utilizzata dalle forze armate dell’Ucraina. Le controversie sono emerse in seguito alla pubblicazione di estratti da una biografia di Musk scritta da Walter Isaacson.

Starlink “spento” durante l’offensiva ucraina? L’inchiesta contro Musk

La senatrice Elizabeth Warren è intervenuta, chiedendo un’indagine approfondita sull’incidente. Warren ha dichiarato che “il Congresso deve indagare su quanto accaduto qui e su se abbiamo strumenti adeguati per garantire che la politica estera sia condotta dal governo e non da un singolo miliardario“.

La questione centrale riguarda il rifiuto di Musk di consentire all’Ucraina l’uso di Starlink per un attacco a sorpresa contro le forze russe in Crimea nel settembre 2020. Musk ha espresso preoccupazione che ciò potesse scatenare una rappresaglia nucleare russa. Tuttavia, va notato che Musk non aveva un contratto militare quando ha rifiutato la richiesta ucraina. In seguito, il Dipartimento della Difesa ha finanziato e stipulato un contratto ufficiale con Starlink per il supporto continuo, ma i dettagli di questo contratto rimangono classificati per motivi di sicurezza.

La controversia ha suscitato dibattiti sulla necessità di definire chiaramente nei contratti futuri con fornitori commerciali quali servizi o prodotti possono essere utilizzati in situazioni di conflitto. Secondo il Segretario dell’Aeronautica Frank Kendall, “se stiamo per fare affidamento su architetture commerciali o sistemi commerciali per scopi operativi, dobbiamo avere l’assicurazione che saranno disponibili. Altrimenti sono solo un comodo risparmio in tempo di pace, ma non qualcosa su cui possiamo fare affidamento in tempo di guerra“.

Ora, fonti ucraine hanno registrato nuovamente misteriosi “down” di Starlink nel corso della importante operazione contro la Flotta del Mar Nero, accusando Musk di averne tentato il sabotaggio.

Musk ha cercato di ritrarre se stesso come un paciere, sostenendo la necessità di una tregua tra Ucraina e Russia. Tuttavia, le autorità ucraine hanno respinto questa proposta. Nel frattempo, SpaceX sta lavorando per ottenere le autorizzazioni necessarie per i test dei suoi razzi, fondamentali per il programma Starlink e le future ambizioni spaziali di Musk, comprese missioni sulla Luna e su Marte. Sembrerebbe che Musk abbia dichiarato che la parte di Starlink utilizzata nel conflitto ucraino passerà sotto la responsabilità del Pentagono.

Il Dipartimento della Difesa ha ribadito la sua collaborazione con Starlink per sostenere le esigenze di comunicazione dell’Ucraina e le operazioni globali, ma non ha fornito ulteriori dettagli sui contratti.