La guerra al narcotraffico di Stati Uniti e Messico nei confronti dei cartelli della droga mette a segno un nuovo colpo: Ovidio Guzman, figlio di El Chapo, è stato estradato negli Usa.
Il figlio di El Chapo estradato negli Usa
El Chapo prima e i figli poi, i ‘Chapitos’, hanno fatto del cartello messicano di Sinaloa uno dei più potenti del mondo.
Ora però l’organizzazione criminale messicana deve fare i conti con quello che è da sempre l’incubo di ogni narcos: l’estradizione e il carcere a vita negli Stati Uniti.
Ovidio Guzman, uno dei tanti figli di Joaquin “El Chapo” Guzman, è già arrivato nelle carceri degli Stati Uniti, la conferma arriva direttamente dal Dipartimento di Giustizia statunitense e dal procuratore generale Merrick Garland.
Da anni gli americani chiedono puntualmente l’estradizione dei narcos arrestati per processarli.
“Questa azione è l’ultimo passo nello sforzo del Dipartimento di Giustizia di colpire tutti gli aspetti delle operazioni del cartello di Sinaloa”
Il giovane Guzman era stato arrestato dalla polizia federal messicana nel gennaio di quest’anno, pochi giorni prima della visita del presidente americano Joe Biden.
Uno dei figli prediletti di El Chapo, Ovidio era considerato uno dei narcotrafficanti più pericolosi, ed era tra più ricercati dalla DEA per il suo coinvolgimento nel traffico di fentanil.
La guerra alla nuova droga: il fentanil
Le accusa verso il cartello di Sinaloa sono partite nell’ambito della più indagine federale volta a distruggere la più grande rete di distribuzione negli Usa di fentanil.
I figli di El Chapo infatti sono accusati di aver portato avanti gli affari del cartello e di essere “i responsabili di aver alimentato l’epidemia di oppioidi che ha devastato le comunità di tutto il Paese“.
Sono ben tre i distretti federali in cui il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha presentato le accuse contro Guzman e tre dei suoi fratelli per aver presumibilmente assunto la leadership del Cartello di Sinaloa dopo l’arresto e la successiva estradizione del padre negli Stati Uniti.
I chapitos, una famiglia di narcos
La piaga degli oppiacei negli Stati Uniti ha raggiunto negli ultimi anni livelli quasi insostenibili e i narcos messicani sono sicuramente i grandi responsabili di questa inondazione.
Il cartello di Sinaloa guidato dai figli di El Chapo detti i Chapitos, è stato individuato dagli inquirenti come l’organizzazione madre di questo nuovo boom, anche grazie alla capacità di essere capaci di essere produttori e distributori del fentanil.
Considerata 50 volte più potente dell’eroina, il fentanil è considerata come “la principale causa di morte tra gli americani tra i 18 e i 49 anni“.