A un anno dall’alluvione che nel 2022 colpì le Marche, provocando 13 vittime e danni per circa due miliardi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scritto ai sindaci delle zone interessate dal disastro, in occasione delle commemorazioni, per far sentire “la sua vicinanza e quella del Governo“.

La premier, che non ha potuto partecipare a causa di altri impegni istituzionali, ha voluto ribadire l’impegno a garantire non solo il sostegno necessario, ma anche “risposte certe” affinché certe calamità non si ripetano.

Alluvione Marche, Giorgia Meloni: “Un intervento importante per la ricostruzione”

Nella notte tra il 15 e il 16 settembre 2022 le province di Ancona e Pesaro-Urbino furono devastate dall’alluvione di cui l’ultima vittima, Brunella Chiù, è stata identificata solo pochi giorni fa.

Desidero far sentire la mia vicinanza e quella di tutto il Governo alle famiglie e alle comunità colpite e nuovamente ribadire il nostro impegno a garantire nel più breve tempo possibile tutto il sostegno necessario a seguito dei fatti accaduti. Pur nelle numerose criticità che ci siamo trovati ad affrontare al momento del nostro insediamento, nello scorso ottobre, in sede di bilancio, abbiamo deciso di destinare un intervento importante alla ricostruzione di questi territori, che segna una discontinuità di approccio nella gestione di emergenze simili

ha scritto la premier.

“Urgente prevenire eventi drammatici come quello delle Marche”

Giorgia Meloni, nella sua lettera, ha quindi ricordato l’impegno preso in occasione dell’insediamento alle Camere, con l’obiettivo di

affrontare le sfide ambientali e il rischio idrogeologico fornendo gli strumenti di investimento strutturale con l’urgenza di prevenire sempre più eventi drammatici come quello che avete dovuto affrontare nelle Marche. Sappiamo che ad un anno dagli eventi alluvionali, tanti sono gli interventi effettuati e tanti quelli programmati, nei vari piani elaborati in Regione Marche dalla struttura commissariale e dalla protezione civile volti ai ristori per le famiglie e le imprese che hanno subito danni, agli interventi di somma urgenza e infrastrutturali per i comuni, e soprattutto alla realizzazione di opere strutturali per la mitigazione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza di un territorio.

Infine, la missiva si conclude confermando, ancora una volta,

l’impegno costante e concreto a dare risposte certe lo dobbiamo alla memoria delle persone che non ci sono più, affinché in futuro si possa cercare di evitare il ripetersi di drammatici eventi che hanno colpito nel profondo le vostre comunità.

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