Lorik Cana legge Juventus-Lazio, e subito va indietro nel tempo. Perchè il “Guerriero” i bianconeri li ha affrontati, sempre con la sua proverbiale grinta, e sa che di fronte a certe realtà il margine di errore è pari allo zero. Certo, all’epoca era un’altra Juventus, ma anche adesso va affrontata con tutte le attenzioni del caso. L’ex capitano dell’Albania però vede una Lazio più cresciuta, così come la sua nazionale in cima al girone di appartenenza per la qualificazione ad Euro2024. Tanti argomenti che Cana ha analizzato in esclusiva a Tag24.it.
Lorik, domani è il giorno di Juventus-Lazio. I biancocelesti potranno dire la loro?
“Assolutamente si, la Lazio è una squadra che sta dando continuità alla crescita dello scorso anno, ma mostrando di essere anche solida e capace di giocare in diversi modi, si sa difendere e sfruttare bene il contropiede. Mi piace che sappia giocare in vari modi, a Napoli l’ha dimostrato: ha sofferto nel primo tempo ma non si sono scomposti. Se gioca con questa mentalità può dire la sua. Con la Juventus è importante, anche perché non può permettersi di perdere la terza partita dopo quattro giornate”.
A cosa dovrà fare attenzione la Lazio domani?
All’ambiente Juve. La squadra non è quella che vinceva il campionato già a febbraio, ma rimane comunque una squadra forte e importante, nonostante i risultati altalenanti degli ultimi anni, ma che sta sempre lassù. Specie questa stagione potrà essere molto pericolosa, dato che avranno meno pressione sulle spalle vista l’assenza di coppe europee. Mi aspetto una partita difficile per la Lazio.
Il caso Pogba potrebbe pesare sulla prestazione della Juventus?
Non influenzerà la prestazione della squadra domani, mentre a lungo termine potrebbe essere un problema. Pogba è un campione, un vero fenomeno, un giocatore che anche se non è al 100 per 100 fa la differenza. La situazione relativa al doping? Episodio strano, ma mi dispiace per lui.
Tornando alla Lazio, secondo lei la Champions League potrebbe pesare sul campionato?
Sicuramente toglie più energie, ma ad un certo punto la differenza che ti porta ad essere definito grande è la capacità di poter reggere su entrambi i fronti, e questo la Lazio non è riuscita a farlo spesso. Un anno fatto bene con quello dopo fatto cosi e cosi, è capitato quando c’ero anche io. Avere una competizione in mezzo al campionato pesa dal punto di vista della preparazione, ma una grande squadra non deve porsi questo tipo di problema.
Può passare il turno?
Può farcela, ha aggiunto giocatori alla rosa, ha più scelta. Ma è bene ricordare che in Champions League non esistono partite facili, ogni incontro è importantissimo e non bisogna sottovalutare nessuno.
Le sarebbe piaciuto essere allenato da Sarri?
Mi sarebbe piaciuto, lo conosco poco come persona ma dal punto di vista tattico penso è sempre bello farsi allenare da persone così preparate e che insegnano calcio.
Come un certo Sylvinho, primo nel girone di qualificazione ad Euro 2024 con la sua Albania
La vittoria contro la Polonia ha messo l’Albania in un ottima posizione. Ha un organico buono, giovane, con una base di giocatori che giocano in Serie A e giocano spesso, non solo panchinari. Questo dà sicurezza. Sylvinho ha avuto un impatto pazzesco, ha lavorato bene con un gruppo fatto di esperienza e gioventù, il girone pure non è difficilissimo, ed ecco che l’Albania è prima. Ma mancano ancora tre partite, e saranno decisive. Nonostante la poca esperienza, questa Nazionale è più giovane ma con un valore tecnico importante che permette di poter crescere. Inoltre si mettono a disposizione dell’amore del popolo, e questo i tifosi lo sentono, dando tutto il loro sostegno
Si può aprire un ciclo con Sylvinho?
Almeno per i prossimi quattro anni si, poi nel futuro si vedrà. Sta di fatto che si è immedesimato nella realtà Albania alla perfezione, si è dedicato alla causa perfettamente. Spero continui così.