Il giudice del lavoro di Trento si è espresso sul licenziamento dell’ex primario di ginecologia dell’ospedale ‘Santa Chiara’ di Trento, Saverio Tateo, dichiarandolo illegittimo. Quindi il medico- che lo scorso maggio è stato rinviato a giudizio insieme alla sua vice Liliana Mareu per presunti casi di maltrattamenti- dovrà essere reintegrato.

Ilegittimo il licenziamento di Saverio Tateo, accusato di maltrattamenti nel caso di Sara Pedri

L’ex primario dell’ospedale Santa Chiara, Saverio Tateo, era stato licenziato l’8 novembre del 2021. Il licenziamento, deciso dall’Azienda Provinciale Servizi Sanitari, era arrivato dopo la scomparsa di Sara Pedri, ginecologa 31enne in servizio presso il reparto guidato proprio da Tateo, di cui si sono perse le tracce dal 4 marzo 2021. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, la giovane dottoressa- che potrebbe essersi tolta la vita, anche se il suo corpo non è mai stato ritrovato- sarebbe stata oggetto di vessazioni e maltrattamenti da parte del primario e della sua vice.

A seguito di un’indagine interna e il parere favorevole del comitato dei garanti, oltre a 17 contestazioni disciplinari quasi tutte a seguito di presunti atteggiamenti vessatori, Tateo era stato quindi allontanato dalla struttura ospedaliera. La difesa del medico aveva sempre respinto le accuse: ora il giudice del lavoro di Trento, Giorgio Flaim, ha deciso che, oltre al reintegro, dovrà ricevere anche le retribuzioni pregresse.

L’Apss: “Nessun commento”

L’Azienda Provinciale servizi sanitari ha fatto sapere che non esprimerà commenti, almeno fino a quando non avrà modo di leggere le motivazioni della sentenza, contenute in 270 pagine, e quindi fare le valutazioni necessarie “per attuare in conseguenti adempimenti”.

Il legale dell’ex primario dell’unità operativa di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Santa Chiara, Avv. Vincenzo Ferrante, partner dello studio legale Daverio & Florio, ha spiegato in una dichiarazione all’Ansa:

Sono state sgretolate le contestazioni ascritte a Saverio Tateo, riportando la vicenda all’accertamento effettivo dei fatti e non alle dichiarazioni riguardanti vaghe volontà di persecuzione. La sentenza ricostruisce l’integrità del dottor Tateo dal punto di vista umano e professionale.

Per Tateo comunque continua il procedimento sul fronte penale: a novembre è prevista l’udienza preliminare.

La vicenda della scomparsa di Sara Pedri

Della ginecologa Sara Pedri, originari di Forlì ma a Trento per lavoro, non si hanno più notizie dal 2021. Nei giorni successivi alla sua scomparsa, a seguito della denuncia da parte dei familiari, i carabinieri avevano ritrovato la sua Volkswagen T-Roc parcheggiata nei pressi del ponte di Mostizzolo sul fiume Noce in Val di Non. Un luogo purtroppo noto per essere il ‘ponte dei suicidi’.

Secondo gli inquirenti, l’ipotesi più accreditata è che si sia tolta la vita a causa dei problemi sul lavoro. Il giorno prima della sua sparizione aveva rassegnato le sue dimissioni. Le ricerche nel lago di santa Giustina, dove si immette il torrente Noce, non hanno mai dato alcun esito. Stanno comunque proseguendo, come promesso alla famiglia, da parte dei vigili del fuoco volontari.