L’imprenditore di Palermo Benedetto Antonio Bacchi ha ottenuto uno sconto di pena da 18 anni a 13 e 9 di reclusione. Ninì, così come è chiamato, era stato condannato per i reati di mafia e autoricliclaggio. La seconda sezione della Corte d’appello di Palermo ha optato per lo sconto di pena, riducendo anche l’importo della confisca dei beni. Quest’ultima, infatti, è ora quantificata in 2.839.000 euro, un milione in meno rispetto alla prima decisione.
Il filone “Game Over”, condotto dalla squadra mobile di Palermo, aveva alzato il velo sul tesoro dell’imprenditore, che dal nulla era arrivato a controllare circa 700 agenzie di scommesse on line. Il cuore delle attività era a Malta, ma i soldi per finanziare una simile espansione aziendale sarebbero arrivati dalle cosche locali.
Il processo ha portato anche altre novità. L’unico assolto è stato Antonio Pantisano Trusciglio, che aveva avuto 2 anni e 9 mesi. Pena ridotta nei confronti di Francesco Lo Iacono, classe 1980, che passa da 4 anni a 3 e 4 mesi. Stessa ragione per Fabio Lo Iacono e Maurizio Primavera, che adesso dovranno scontare 3 anni, con uno sconto di 4 mesi rispetto al primo giudizio.
LEGGI ANCHE Mafia, blitz nel Catanese: 13 arresti per traffico di droga ed estorsioni. L’operazione e ‘Ndrangheta, il procuratore capo di Reggio Calabria Bombardieri lancia l’allarme: “Oggi sono i politici a cercare agganci con la mafia”