Crediti d’imposta del superbonus, è in arrivo una nuova certificazione da parte dell’Agenzia delle entrate o della Guardia di Finanza per facilitarne la cessione. Si tratterebbe di un bollino che avrebbe la finalità di accrescere la fiducia da parte degli investitori nell’acquisto dei bonus edilizi, aumentando per i committenti dei lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazioni la possibilità di vendere i crediti.
La nuova certificazione, che potrebbe arrivare prima della fine dell’anno e che andrebbe a vantaggio dei cosiddetti “esodati del superbonus“, consentirebbe di far circolare i crediti d’imposta risalenti anche a due anni fa, a partire da quelli maturati da novembre 2021. Non si tratta di una data casuale, ma del periodo a partire dal quale – a decorrere dal decreto “Antifrode” – l’allora governo guidato da Mario Draghi aveva iniziato a restringere i trasferimenti della moneta fiscale e a porre dei paletti.
Crediti superbonus, una nuova certificazione in arrivo per facilitarne la cessione
Il governo è alle prese con lo sblocco della circolazione dei crediti d’imposta dei bonus edilizi e, soprattutto, del superbonus. A tal proposito, è notizia delle ultime ore quella di una possibile nuova certificazione che garantirebbe la regolarità dei crediti d’imposta. La garanzia arriverebbe dalla stessa Agenzia delle entrate o dalla Guardia di Finanza e verrebbe apposta sui crediti più vecchi, quelli che non riescono a trovare collocazione negli acquisti degli operatori del settore.
Quello dello smaltimento dei crediti d’imposta appare, pertanto, uno dei problemi che si sarebbe posto il governo guidato da Giorgia Meloni e, in particolare, il ministero dell’Economia e delle Finanze di Giancarlo Giorgetti. Non solo vincoli e mancate proroghe dello stesso superbonus per il 110% nei condomini per il prossimo anno, ma anche soluzioni a sbloccare gli sconti che non trovano collocazione, molti dei quali derivano da vecchie ristrutturazioni, risalenti ai primi decreti che hanno ridotto la circolazione dei bonus.
Infatti, la decorrenza di un possibile bollino del Fisco o della Guardia di Finanza dovrebbe risalire al mese di novembre del 2021, periodo nel quale veniva adottato dal governo guidato da Mario Draghi il decreto legge “Antifrode”, con le prime limitazioni alle cessioni dei crediti d’imposta successive alla prima.
Crediti superbonus nuova certificazione per agevolare vendita dei bonus: ecco di chi
Con la nuova certificazione che arriverebbe sui crediti d’imposta del superbonus aumenterebbero le possibilità di riuscire a vendere i bonus edilizi relativi alle ristrutturazioni e alla riqualificazione energetica. Proprio i crediti d’imposta più vecchi avrebbero particolari difficoltà a essere venduti, proprio per il numero delle truffe che ne macchiano la sicurezza negli scambi.
A tal proposito, si fa riferimento ad alcuni crediti d’imposta maturati nei primi due anni del bonus facciate, con comunicazioni effettuate tra il 2020 e il 2021. Oggi nessuno si fida di comprare quei crediti che non riescono a trovare un acquirente disposto a investire (e a rischiare).
Bonus edilizi, ancora speranze di proroga del 110% sui condomini al 2024
Sul fronte dei crediti di imposta e degli sconti in fattura ancora in corso di maturazione, c’è da registrare la chiusura alla proposta di proroga del superbonus condomini per alcuni mesi del 2024. Due giorni fa, infatti, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, è intervenuto per chiudere alla possibilità di poter allungare la scadenza di tre o di sei mesi a decorrere dal 1° gennaio 2024. Rispetto a questa chiusura, c’è da registrare l’iniziativa di Forza Italia nel cercare di arrivare a una soluzione di proroga, molto simile a quella lanciata nei giorni scorsi dall’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance).
Una proroga di sei mesi per i condomini del bonus 110%, in modo da consentire alle imprese di portare a termine gli interventi e l’agevolazione delle nuove spese dei committente. Si discute anche sull’eventuale percentuale di completamento dei lavori per ottenere la proroga. Forza Italia, con la proposta a firma di Adriano Paroli, propone il 30 per cento al 31 dicembre 2023, la stessa percentuale proposta dall’Ance.