Sergio Mattarella è intervenuto all’assemblea di Confindustria di oggi, venerdì 15 settembre 2023. Il Presidente della Repubblica ha citato Roosevelt, ha ribadito i principi della Costituzione italiana, ha parlato dei giovani che vanno all’estero e dell’importanza di non cavalcare le ansie e le paure. Vediamo allora nel dettaglio che cos’ha detto e qual è stato il discorso del Capo dello Stato.

Mattarella all’assemblea di Confindustria: il discorso

Il Presidente Mattarella ha cominciato il suo intervento all’assemblea di Confindustria 2023 ricordando che le aziende sono al centro di un sistema di valori (e non solo economici). Rivolgendosi proprio a queste, ha affermato:

Siete voi a dimostrare che l’impresa ha responsabilità che superano i confini delle sue donne e dei suoi uomini; e, aggiungo, dei suoi mercati. Le imprese sono veicoli di crescita, innovazione, formazione, cultura, integrazione, moltiplicazione di influenza, fattore di soft-power. E sono, anche, agenti di libertà. Generare ricchezza è una rilevante funzione sociale. È una delle prime responsabilità sociali dell’impresa. Naturalmente, non a detrimento di altre ricchezze, individuali o collettive.

Sergio Mattarella ha sostenuto poi che, per una vera e reale crescita, non bisognerebbe concentrare le ricchezze tra pochi privilegiati, ma anzi diffonderle, come già avvenuto in Italia e in Europa. È importante infatti considerare il sistema a 360 gradi e dunque guardare anche alle componenti economiche e sociali.

Il Capo dello Stato ha proseguito il suo discorso citando Franklin Delano Roosevelt, che, novant’anni fa, inaugurò la presidenza degli Stati Uniti d’America utilizzando un’espressione che divenne molto famosa. Ovvero:

La sola cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa, l’irragionevole ingiustificato terrore senza nome che paralizza gli sforzi necessari a convertire la ritirata in progresso.

Tale frase era stata pronunciata nell’ambito della Grande depressione americana del 1929 e oggi risulta ancora molto attuale sebbene – ha precisato Mattarella – le condizioni siano fortunatamente ben diverse. In ogni modo, il Capo dello Stato, utilizzando queste parole, ha ricordato il legame tra economia e democrazia. Egli ha poi proseguito così:

Un’economia in salute contribuisce al bene del sistema democratico e della libertà, alla coesione della nostra comunità. […] I luoghi di vita, le persone, i cittadini che li animano, sono parte, irrinunciabile, del progetto di coesione sociale, libertà, diritti e democrazia della Repubblica. La democrazia si incarna nei mille luoghi di lavoro e studio. Nel lavoro e nella riflessione dei corpi sociali intermedi della Repubblica. Nel riconoscimento dei diritti sociali. Nella libertà d’intraprendere dei cittadini. Prima di ogni altro fattore, a muovere il progresso è, infatti, il ‘capitale sociale’ di cui un Paese dispone.

Mattarella: “Troppi giovani cercano lavoro all’estero”

Il capo dello Stato oggi, venerdì 15 settembre 2023, ha affrontato un altro e importante tema: quello di tantissimi giovani che cercano lavoro fuori dall’Italia, in quanto in questo Paese non trovano opportunità lavorative né offerte retributive adeguate. A questo proposito il politico ha affermato:

Non possiamo impoverire il nostro capitale. È una responsabilità che interpella anche il mondo delle imprese: troppi giovani cercano lavoro all’estero, per la povertà delle offerte retributive disponibili.

Non è mancato poi un chiaro riferimento alla Costituzione, la quale, ha asserito Mattarella, punta ad un’economia di mercato basata sulla libertà, sia economica che politica, ma anche sull’uguaglianza. Ha ricordato che le aziende e le imprese in Italia devono rispettare l’articolo 3 della Carta, il quale afferma che non ci devono essere ostacoli di nessun tipo che impediscono il pieno sviluppo della persona umana.

Sempre parlando dell’importanza della democrazia, Sergio Mattarella all’assemblea di Confindustria di oggi ha voluto infine mandare un chiaro messaggio rivolto a tutti quanti gli italiani. Quello di non cedere alle ansie e alle paure.

Se c’è qualcosa che una democrazia non può permettersi è di ispirare i propri comportamenti, quelli delle autorità, quelli dei cittadini, a sentimenti come ansie e paure. Non dobbiamo cedere alla tentazione cinica di cavalcarle. […] Dobbiamo agire con razionalità e concretezza, a guardare e progettare il futuro delle imprese.