Pino Insegno e Giorgia Meloni, si riapre l’argomento sulla presunta raccomandazione del conduttore e il suo ingresso in Rai. Nelle ultime ore le dichiarazioni di Insegno fanno il giro del web.
Ha risposto alle critiche negando qualsiasi tipo di favoritismo, durante un’intervista rilasciata per La Repubblica. Ancora una volta il presentatore di Mercante in fiera ci tiene a precisare che, nonostante la sua amicizia con la premier Meloni, è stata la Rai a richiedere la sua collaborazione.
Non ci sarebbe stato, secondo quanto continua ad affermare da tempo, nessun passaggio intermedio.
Non si fermano sui social i commenti da parte del pubblico che si divide tra chi crede alle parole di Insegno e chi continua ad insistere seguendo una teoria differente.
Insieme scopriamo che cosa ha detto Insegno sul suo ritorno in Rai e sul presunto coinvolgimento di Giorgia Meloni.
Pino Insegno e Giorgia Meloni, amicizia e raccomandazione? La risposta
Pino Insegno si fa avanti, rispondendo alle critiche di chi lo disegna come raccomandato da Giorgia Meloni. Durante un’intervista per la Repubblica, ormai vicino alla conduzione dei programmi Mercante in fiera e L’Eredità, decide ancora una volta di ribadire che deve il suo ingresso in Rai non alla premier, ma ai suoi meriti, la sua lunga e affermata carriera.
Ne aveva già parlato prontamente ai microfoni di Tag24, nell’intervista esclusiva.
Adesso per la Repubblica ha aggiunto:
“Mi avete massacrato. È vero che sono amico di Giorgia da 20 anni. Ma mi creda, non sono andato a Palazzo Chigi per parlare di Rai”.
E spiega, non negando affatto il legame con la presidente del Consiglio:
“Volevo chiederle di sostenere le iniziative per aiutare i malati di Sla.”
E ha parlato di quando l’ha incontrata per la prima volta:
“Era una ragazza con una grande volontà, determinatissima. Francesco Storace mi aveva permesso di aprire accademie gratuite per i ragazzi, per me non aveva un colore politico, abbiamo sempre parlato di formazione dei giovani. La incrociai a una manifestazione. Giorgia è di Roma e della Roma, sul calcio fronti opposti. Le ricordo sempre: “Viviamo in una società multilaziale”.
E sul suo ingresso in Rai difende i suoi meriti, ricordando quanta strada ha percorso negli anni di carriera:
“Per me parla la mia storia artistica: credo nella parola meritocrazia, è il motore della vita. Empatia e meritocrazia sono le cose che contano, ora vengo additato come “raccomandato.”
Pino Insegno, perché ritorna in Rai?
Durante l’intervista il presentatore ha brevemente raccontato di come è ritornato a lavorare in Rai e chi ha voluto il suo ingresso nella tv di Stato. Le mosse più importanti, a detta di Insegno, sono state fatte proprio dai punti più alti del grande polo televisivo italiano.
Insegno ha detto di aver attirato l’attenzione della Rai già da tempo e che questo non è mai stato un segreto per nessuno. Ha confermato spiegando:
“Mi apprezzavano in tempi non sospetti“.
Ha aggiunto:
“Dall’amministratore delegato Roberto Sergio a Angelo Mellone, a Marcello Ciannamea, che è sempre venuto in teatro. Mi ha detto: “Mi piacerebbe lavorare con te.”
Nomi decisamente noti nel mondo della televisione questi che, ad oggi, Pino Insegno non esita a citare per sostenere le sue affermazioni pubbliche.
Cosa presenta Pino Insegno?
Polemiche a parte, Pino Insegno si prepara alla conduzione di due programmi per la Rai quest’anno. Non manca molto all’arrivo della messa in onda delle trasmissioni attesissime dal pubblico.
Il 27 settembre tornerà con il game show di carte e di fortuna Mercante in fiera, su Rai 2.
Dal 1 gennaio 2024, invece, lo vedremo alla conduzione di uno dei quiz show più amati e seguiti della tv italiana: L’Eredità, su Rai 1. Ha parlato a lungo del suo futuro debutto per il programma, sicuro di conquistare l’affetto del pubblico. Ha rilasciato un’intervista esclusiva in merito ai microfoni di Tag24.