Ha 19 anni il ragazzo fermato ieri sera a Foggia per aver accoltellato un coetaneo al culmine di una lite. Incensurato, negli attimi immediatamente successivi all’aggressione il giovane aveva cercato di spiegare sui social la motivazione del suo gesto. La vittima, di 17 anni, era stata intanto ricoverata in ospedale, dove tuttora si trova in gravi condizioni.
Ragazzo accoltellato a Foggia: è grave. Fermato l’aggressore
È successo lo scorso 14 settembre in via Luciano Mele, nei pressi della prefettura di Foggia. Stando a quanto ricostruito finora, i due giovani – per motivi ancora da chiarire – avrebbero iniziato a litigare violentemente in strada, quando uno dei due, il più grande, avrebbe colpito l’altro con un coltello, ferendolo gravemente.
All’arrivo della polizia e dei soccorsi, intervenuti dopo la segnalazione di alcuni passanti, il giovane era riverso a terra. Mentre veniva trasportato in codice rosso al Policlino Riuniti, dove tuttora è ricoverato, il suo aggressore veniva fermato. Qualche attimo prima aveva pubblicato sui social diverse storie in cui, con fare apparentemente lucido, cercava di spiegare il perché di quanto aveva appena fatto.
Io non volevo arrivare a questo, soprattutto non sono stupido, non sono nato ieri. A volte faccio lo stupido, quindi se pensate che io sarei cascato nella vostra imboscata. Quindi ho fatto finta di niente per vedere che cosa volevate dalla mia vita, quindi sono venuto armato. Peccato che non avrei usato alcuna arma se voi non mi aveste costretto, perché mi avevate letteralmente aggredito perché io volevo solo parlare, chiacchierare con voi,
dice nel video. A riportare il suo contenuto è il Corriere della Sera, secondo cui il ragazzo sarebbe incensurato. Stando al suo racconto, avrebbe soltanto reagito a un’aggressione: la vittima e altri giovani lo avevano preso di mira, non si sa perché.
Uno di voi geni – prosegue – mi ha tirato un pugno e poi per farmi brutto mi avete portato in un vicolo e poi la gente vi ha visto scappare da quel vicolo, perché tutti vi siete impauriti quando poi ho reagito e voi avete avuto la peggio. Quindi statevi zitti e per piacere lasciatemi stare, quando mi vedete girate lo sguardo.
Se la sua versione dei fatti possa essere giudicata attendibile saranno le indagini a chiarirlo.
Il precedente a Napoli
L’episodio di violenza in strada a Foggia riporta alla mente quello consumatosi a Napoli il 31 agosto scorso, nel corso del quale il musicista di 24 anni Giovanbattista Cutolo aveva perso la vita. Anche in quel caso l’aggressione – avvenuta davanti a un locale in zona Piazza del Plebiscito – era stata provocata da futili motivi: un parcheggio eseguito male.
Ne era nata una discussione particolarmente violenta, che aveva portato l’aggressore, un 16enne, a sparare alla vittima, morta poco dopo a causa delle gravi ferite riportate.
Ho visto l’altro ragazzo venire verso di me con fare minaccioso. Ho avuto timore che potesse succedermi qualcosa, mi sono fatto dare la pistola e ho sparato tre colpi, ma non per uccidere, anzi, ho visto Cutolo che indietreggiava e credevo di avergli fatto paura. Non sapevo di averlo ucciso, quando l’ho scoperto sono rimasto choccato,
aveva dichiarato il ragazzo fermato stando a quanto riportato da Repubblica. Dalle indagini però è emerso altro. E sembra che addirittura l’avesse inseguito, per essere sicuro che il terzo colpo arrivasse a destinazione. Ora è accusato di omicidio volontario. Se il giovane accoltellato a Foggia non dovesse riuscire a farcela, il 19enne fermato si vedrebbe contestare lo stesso reato.