Casi Covid in aumento nel report settimanale diffuso oggi, 15 settembre 2023, dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Sebbene l’infezione si mantenga ancora su livelli bassi, i nuovi dati sui contagi portano le autorità a suggerire il rafforzamento delle misure di prevenzione, a partire dalla campagna vaccinale.
Casi Covid oggi, quarto aumento consecutivo nel report settimanale di Iss e Ministero della Salute
Lo stato di emergenza è ancora decisamente lontano, ma il quarto aumento consecutivo nei contagi in Italia, registrato dal monitoraggio settimanale di Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità (Iss) è comunque un segnale che non può essere ignorato.
I dati relativi alla diffusione dell’infezione da Covid-19 diffusi oggi e relativi alla settimana dal 7 al 13 settembre, mostrano un nuovo, costante aumento in Italia su tutti i parametri considerati, in particolare:
- contagi: 30mila 777 contro i 21mila 309 della scorsa settimana (+44,4%)
- incidenza: 52 casi per 100mila abitanti contro i 36 della settimana scorsa
- ricoveri: 2378 nei reparti ordinari e 76 nelle terapie intensive contro, rispettivamente, i 1872 e i 49 della scorsa settimana
L’incidenza risulta più che raddoppiata rispetto a fine agosto ed è opportuno ricordare che la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti era, nella fase emergenziale, la prima considerata ‘di rischio’.
Numeri che non inducono all’allarmismo ma che indicano come la guardia non vada abbassata, come aveva dichiarato a Tag24 anche il virologo Fabrizio Pregliasco. E proprio mentre il ministro della Salute Orazio Schillaci annuncia l’arrivo dei nuovi vaccini, il report del suo ministero e dell’Iss sottolinea come sia necessario rafforzare le difese attraverso la vaccinazione dei soggetti più a rischio, che potrebbero pagare le conseguenze di questa diffusione del virus.
“In considerazione della situazione epidemiologica, coerente con il quadro a livello europeo, e dell’avvio dell’anno scolastico sul territorio nazionale, si suggerisce di rafforzare le previste misure di protezione e prevenzione, con particolare riguardo alla campagna vaccinale, nelle popolazioni più fragili”.