Come disintossicarsi dallo zucchero? In molti si chiedono come fare, dato che quella da zuccheri può essere considerata una vera e propria dipendenza.
L’assunzione eccessiva di troppo zucchero è infatti un problema che affligge molte persone in tutto il mondo. La crescente disponibilità di cibi e bevande contenenti zucchero ha reso difficile resistere a quella che rappresenta una tentazione che può diventare pericolosa.
Giorno dopo giorno, lo zucchero è infatti in grado di dare dipendenza dalla quale è difficile liberarsi.
A livello biologico, ogni volta che assumiamo un elevato quantitativo di zuccheri, il nostro cervello attiva la produzione di dopamina. In questo modo, viene attivato il sistema della ricompensa che genera benessere.
La dipendenza da zucchero causa anche dei sintomi fisici e psicologici spiacevoli, difficili da gestire e assimilabili alle vere e proprie crisi di astinenza dalle droghe.
Come disintossicarsi dallo zucchero: perché lo zucchero fa male
Quando si ingerisce qualcosa di dolce, nel nostro organismo si alza il livello della glicemia, ovvero di zuccheri nel sangue e il nostro corpo reagisce producendo insulina.
La conseguenza di tutto questo viene definita ipoglicemia reattiva. Infatti poco dopo aver mangiato zucchero, si avverte un improvvisa energia accompagnata dal desiderio di assumere altro zucchero.
I picchi di insulina causati dall’assunzione di zucchero hanno effetti negativi sia sull’umore sia sul nostro corpo, causando problemi alla pelle, problemi nella qualità del sonno, emicranie, tensioni addominali e colon irritabile.
Infine, lo zucchero raffinato è ricco di calorie “vuote”, così definite perché forniscono solo energia e nessun tipo di elemento nutritivo, in grado di far ingrassare velocemente.
Come combattere questa dipendenza e migliorare la salute
Anche se è difficile raggiungere un grado di dipendenza dagli zuccheri tanto intenso, è bene fare attenzione e limitare l’apporto di sostanze zuccherine.
La disintossicazione in questi casi deve avvenire sempre in maniera graduale e costante. Il primo passo consiste nell’individuare quanto zucchero si assume quotidianamente e ridurlo piano piano, iniziando per esempio diminuendo l’assunzione di bevande zuccherate.
Come secondo step si dovranno ridurre gli alimenti dolci limitandolo a solo un paio di volte a settimana.
Lo zucchero inoltre è presente in molti alimenti e bevande assunti quotidianamente, anche quelli insospettabili. Per questo in media, una persona può consumare più del doppio della quantità giornaliera raccomandata di zucchero senza esserne a conoscenza.
Non è presente solo nelle caramelle, nelle torte, nelle bibite gassate, nelle bevande alcoliche o nei succhi di frutta, si trova anche nel cioccolato fondente, nello yogurt, nel latte e anche in quasi tutti gli alimenti industriali, compresi piatti pronti e panini dei fast-food.
Quando si sceglie di smettere di assumere zucchero i sintomi più comuni sono stanchezza, mal di testa, annebbiamento del cervello, irritabilità e disturbi gastrointestinali.
Tutto questo però durerà pochissimi giorni, poiché il nostro organismo è progettato per disintossicarsi dalla dipendenza da zucchero nel giro di una settimana circa.
Tutti i benefici dell’eliminazione dello zucchero
I benefici dell’eliminazione dello zucchero si possono notare già dopo 72 o 96 ore. La pelle infatti sarà meno unta e più idratata e le occhiaie ridotte. Anche il sistema immunitario trarrà beneficio dalla diminuzione di zuccheri in circolo nel sangue.
Secondo alcuni studi, l’eccesso di zucchero può inoltre amplificare condizioni di ansia e depressione, di conseguenza il taglio degli zuccheri migliora l’umore.
Meno zuccheri si traducono in meno infiammazioni e un minor rischio di infezioni croniche e problemi articolari poiché lo zucchero favorisce la demineralizzazione di ossa e denti. Eliminando poi gli zuccheri in eccesso si rafforzano anche le pareti intestinali e la flora batterica.
Un’alimentazione con un alto livello di zuccheri può essere pericolosa perché stimola una produzione eccessiva di cui alcuni recettori che si trovano nelle ovaie che può generare resistenza e che rappresenta per le donne un importante fattore di rischio per la sindrome dell’ovaio policistico.
Inoltre un minore consumo di zuccheri tende ad avere un effetto positivo per il controllo del colesterolo e per la pressione arteriosa.