Lampedusa è al collasso dopo l’arrivo di un ingente numero di persone migranti e l’Austria corre ai riparti: le autorità di Vienna hanno scelto di intensificare i controlli sul Brennero, per far fronte ad eventuali tentativi illeciti di passaggio della frontiera. Il Ministero dell’Interno austriaco ha fatto sapere di essere in costante contatto con le autorità italiane competenti.
Nel frattempo, il Ministro Gerhard Karner ha puntato il dito contro l’Unione Europea, rilasciando un’intervista in cui chiede ai vertici europei un’azione più decisa e concreta per combattere la tratta degli esseri umani e gli abusi in materia di asilo.
Procedure rapide alle frontiere esterne e deportazioni, una forte protezione delle frontiere e la possibilità di procedure di asilo al di fuori dell’Europa sono i primi passi nella giusta direzione.
Ha suggerito Karner, rilanciato da Die Presse.
Migranti, l’Austria mette più controlli sul Brennero. Nel frattempo, è emergenza a Lampedusa
Ed è in effetti grave la situazione che si registra a Lampedusa, dove nei giorni scorsi il Comune ha dovuto proclamare lo stato d’emergenza. I migranti presenti nell’hotspot sono circa 6mila: gli spazi stretti e il tempo passato sul molo per permettere le procedure di identificazione dopo un viaggio estenuante hanno creato dei momenti di nervosismo al porto lampedusano, rendendo necessario anche l’intervento delle forze dell’ordine.
Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha parlato della situazione ai microfono di Sky TG24, invocando l’aiuto dell’Europa e azioni rapide dal Governo:
La situazione sull’isola è giunta a un punto di non ritorno: serve che l’Europa ci metta la faccia, con un’operazione di soccorso in tutto il Mediterraneo, e che il governo prenda decisioni immediate, rapidità e continuità nei trasferimenti, oltre a interventi di sostegno al territorio.
Parole in riferimento all’impegno europeo sulla questione dei migranti in Italia sono arrivate anche dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato dal Corriere della Sera. Anche Tajani, come molte voci di Governo, insiste sul fatto che l’Italia «non può essere lasciata sola» in questa sfida:
L’Italia come hanno detto giustamente sia la presidente del Parlamento europeo Metsola che la presidente della Commissione von der Leyen, deve essere aiutata a livello continentale. Non possiamo essere lasciati soli.
Infine, Matteo Salvini opta per una via più diretta, affermando che «l’Europa non aiuta l’Italia: difenderemo da soli i nostri confini». Davanti a queste numerose proteste e richieste di aiuto, è arrivata nelle scorse ora una prima risposta dell’Ue. La portavoce della Commissione europea Anitta Hipper ha ribadito l’interesse europeo per la situazione italiana, affermando la piena disponibilità a concedere aiuti:
Su Lampedusa la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen è in contatto con la premier Giorgia Meloni e questa mattina la commissaria agli Affari Interni Ylva Johansson ha sentito il ministro Piantedosi per una valutazione della situazione e per vede come l’Ue possa fornire aiuti. Noi supportiamo l’Italia a un livello operativo e finanziario. E siamo pronti a supportare l’Italia.
La questione migranti continua a tenere banco non solo in Italia, ma anche in Europa dove sta diventando un vero e proprio caso.