Dopo aver percorso un lungo tratto di strada insieme, adesso le strade di Verratti e del Paris Saint Germain si sono divise definitivamente. Il centrocampista classe 1992 riparte dal Qatar, esattamente dall’Al-Arabi. Ma non si può chiudere così una storia durata undici anni. Per questo, il club sui suoi social ha dato l’appuntamento a tutti i tifosi parigini questa sera, al Parc des Princes, per la festa d’addio di Verratti. Marco all’ombra della Tour Eiffel è arrivato ragazzino ed è diventato uomo. Un enfant prodige inserito in una squadra di campioni già affermati, a cui sono state affidate le chiavi del centrocampo parigino. Dalla Serie B, direttamente in Liga e in Champions League, non ha avuto bisogno di tempo per ambientarsi e con facilità è diventato titolare inamovibile e ha lottato per i massimi traguardi in ambito nazionale ed europeo. È passato il tempo delle vittorie, quello della leggenda, ora è il tempo dei saluti. Verratti e il PSG vogliono farlo in grande.

PSG, festa d’addio per Verratti

Evidentemente nel calcio non esistono più storie d’amore destinate a durare in eterno. Il tempo passa, i progetti cambiano, gli allenatori decidono, i calciatori invecchiano e i contratti finiscono. È successo tante volte e succederà ancora. Finisce così, dopo undici anni, anche il rapporto tra Marco Verratti e il Paris Saint Germain. Il centrocampista abruzzese, dopo un’estate travagliata, ha fatto le valigie e firmato il suo nuovo contratto con l’Al-Arabi, trasferendosi in Qatar. Una scelta di cuore? Assolutamente no; più che altro una scelta obbligata. Con Luis Enrique non avrebbe mai giocato, per stessa ammissione del nuovo tecnico e allora l’unica soluzione era andare lontano.

A Parigi era arrivato nel lontano 2012, dopo una stagione straordinaria con il Pescara di Zeman. Una storia incredibile la sua. Una delle prime perle scelte da Al Khelaifi, senza aver mai fatto neanche un minuto in Serie A. Da Pescara al Parc des Princes, alla soglia dei vent’anni; dalla competizione in Serie B, direttamente catapultato a lottare per un posto sul tetto del mondo. Marco lo ha fatto con una naturalezza fuori dal comune e ha contribuito a rendere grande il club. Ha lottato per renderlo il più forte d’Europa, ha vinto tanto, ma non tutto. All’appello manca sempre quella famosa Champions League tanto bramata e mai raggiunta. Ora però è tempo di salutarsi e il club, d’accordo con il giocatore, hanno deciso di farlo alla grande. Non è stato un calciatore normale, ha fatto la storia, e merita una cerimonia diversa. L’appuntamento è per questa sera alle ore 20 al Parc des Princes, dove il PSG ha invitato tutti i propri tifosi a riempire le tribune dello stadio per la festa d’addio di Verratti.

Verratti e il PSG

“Marco era unico e tale rimarrà. Un enfant terribile venuto a Parigi per diventare una leggenda” ha scritto il club nei giorni scorsi in una lunga lettera da brividi pubblicata per salutare il centrocampista abruzzese. Il suo addio non poteva passare inosservato. Parliamo sempre del secondo giocatore, per numero di presenze, nella storia del club parigino. Verratti è sceso in campo per bene 416 partite, diventando una delle figure cardine del Paris Saint Germain dell’ultimo decennio. Ha vissuto sulla sua pelle gioie e dolori, vittorie e delusioni e ha contribuito in modo determinante a tutti i successi della squadra.

Merita per questo e per altri mille motivi, una cerimonia diversa. Gli ultimi due mesi sono stati travagliati. Marco è finito ai margini del progetto, eppure, meno di un anno fa, aveva firmato il suo rinnovo di contratto. Le cose però sono cambiate e lui è stato inserito all’interno di una rivoluzione tecnico tattica probabilmente inevitabile. Il cambio di strategia, però, non può cancellare gli undici anni vissuti insieme. Verratti resterà per sempre uno dei calciatori più importanti della storia del PSG.