C’è un sospettato per l’omicidio di Daniele Di Giacomo a Tor Bella Monaca: l’ex fidanzato di Martina, la ragazza di 26 anni che ieri era insieme alla vittima ed è rimasta ferita ad una gamba. Il movente potrebbe essere di tipo passionale, secondo gli inquirenti: il presunto killer, un 30enne con precedenti per droga, avrebbe preso di mira Di Giacomo per gelosia. Non aveva accettato la fine della sua relazione.
Omicidio di Daniele Di Giacomo a Tor Bella Monaca, fermato un sospettato
Di Giacomo aveva 38 anni e lavorava come autonoleggiatore. Era nato e cresciuto a Tor Vergata, ma viveva alla Borghesiana. Ieri, 14 settembre, si trovava a Tor Bella Monaca e aveva appena varcato la soglia di un tabaccaio in cui si era recato per comprare delle sigarette, quando è stato raggiunto da almeno quattro colpi di pistola, morendo davanti agli occhi della fidanzata Martina, di 26 anni, colpita a una gamba da uno dei proiettili e rimasta ferita.
All’arrivo dei soccorsi la giovane era stata trasferita al Policlino di Tor Vergata. Non sarebbe in pericolo di vita. Davanti agli inquirenti avrebbe però fatto il nome di un sospettato: l’ex ragazzo. Si chiama V.R., ha 30 anni, lavora come pizzaiolo e avrebbe alle spalle diversi precedenti per droga, furto, ricettazione e oltraggio a pubblico ufficiale. È su di lui che in queste ore si concentrano i sospetti degli inquirenti, che l’hanno individuato e fermato dopo l’audizione di diversi testimoni. Sembra che, al momento dei fatti, avesse il viso scoperto.
La pista del movente passionale
Secondo una prima ricostruzione, il presunto killer avrebbe seguito la coppia in sella a uno scooter per qualche minuto, prima di entrare in azione all’altezza di viale Paolo Ferdinando Quaglia, non lontano dalle Torri. Il movente potrebbe essere di tipo passionale: sembra che il 30enne non avesse accettato la fine della sua precedente relazione. Avrebbe quindi deciso di colpire il 38enne per gelosia.
Quando l’ha fatto, nel luogo in cui si trovavano lui e la ragazza c’erano almeno una decina di persone.
Ho sentito sei colpi di pistola e ho visto un uomo che fuggiva dopo aver cercato a lungo quell’auto. Anche la donna a bordo è stata colpita e gambizzata. La gente urlava,
ha raccontato uno dei testimoni, un papà che ha assistito alla scena mentre era in giro con i due figli.
La reazione delle autorità locali
L’omicidio ha lasciato esterrefatta la comunità del quartiere, dove, da settimane, i controlli da parte delle forze dell’ordine si erano fatti sempre più frequenti.
Questo delitto è l’ultima goccia che fa traboccare un vaso ormai colmo – ha dichiarato il presidente del VI Municipio Nicola Franco -. Cosa deve accadere per far capire a chi di dovere che il territorio di Tor Bella Monaca è diverso dal resto di Roma?
I punti ancora da chiarire
Mentre i carabinieri hanno dato il via a nuove perquisizioni a tappeto nel quartiere, si indaga sul rapporto che legava il presunto assassino alla sua ex ragazza. Bisognerà capire se la tragedia fosse stata, in qualche modo, preannunciata, da qualche comportamento violento: maltrattamenti o episodi di stalking, ad esempio.
Si cercano intanto l’arma del delitto e lo scooter a bordo del quale il 30enne avrebbe raggiunto la coppia e messo in atto il suo piano. Ieri, sulla scena del crimine, la mamma della vittima aveva urlato:
Siamo tutti colpevoli!
Richiamando ognuno alle sue responsabilità per la drammatica escalation di violenza di cui il quartiere, negli ultimi anni, è stato teatro.