Demetrio Albertini è stato uno dei grandi protagonisti al Foro Italico di Roma dove si è esibito durante i Padel Italian Awards, dove non si è tirato indietro nel parlare di tante tematiche. L’ex centrocampista ed attuale direttore del settore tecnico della FIGC è tornato anche sull’addio di Mancini e il caso Pogba, oltre che naturalmente del derby di Milano.

Albertini video intervista su derby Inter – Milan, Nazionale e Pogba

Albertini ai microfoni di TAG24 commenta, all’evento di Padel dove ha giocato con Totti, l’uomo copertina della nuova Nazionale targata Spalletti: “Frattesi? Avessi avuto io la sua velocità… (ride, ndr) Scherzi a parte, è molto bravo e lo dicevo già quando se lo contendevano Inter e Milan. Ha segnato doppietta, due gol per un centrocampista non è mai facile”, poi torna sull’addio di Mancini: Mi  ha stupito tanto. Si erano fatti dei programmi, condivisi, e alla fine ci si è ritrovati per sua scelta ad optare su un altro allenatore, comunque grande come Spalletti. Ci sono difficoltà e ne siamo consapevoli, come i pochi convocabili per la nazionale”

L’appuntamento del prossimo weekend è il derby Inter-Milan che potrebbe significare molto anche per la classifica dove le due squadre stanno andando bene in questo inizio di stagione: “Un derby alla quarta di campionato è partita diversa dalle altre. Più che per la classifica conta per la consapevolezza, il campionato è ancora lungo e ci saranno da gestire i momenti di flessione. Per dire chi è favorito per lo Scudetto è ancora presto”, mentre sul club rossonero che ha perso Maldini sottolinea “Un Milan che ha perso la sua anima italiana, purtroppo i tempi sono questi. Si può vincere sicuramente anche senza le bandiere, però quando ci sono i momenti più complicati aiutano a mantenere il DNA della società. Sono arrivati grandi giocatori che si stanno imponendo, mi auguro che questi risultati possano proseguire per costruire il senso di appartenenza di un gruppo nuovo”.

Albertini interviene anche sul caso di doping che ha coinvolto Paul Pogba: “Ogni situazione di questo tipo ti stupisce, ma aspettiamo le controanalisi per capire cosa e come è successo. Il doping è ancora un problema nel nostro calcio? Penso di no e non lo dico con superficialità, ma per la tutela alla salute che c’è oggi. E il calciatore è patrimonio della società per il quale serve fare attenzione”.