Poco da commentare, le immagini di Ludovica Iacovacci parlano da sole e descrivono una situazione insostenibile. In una Lampedusa oramai sommersa, ci sono anche alcuni migranti che faticano a trovare cibo. Altri compongono una lunga fila per prendere gli aiuti a disposizione, altri ancora chiedono qualcosa a ristoratori e negozi di alimentari.
Migranti Lampedusa, le immagini per le strade dell’isola: si mangia e si dorme per strada
Nel video che segue, una lunga carrellata tra chi consuma un piatto di pasta, chi dorme, chi si gode il fresco delle zone in ombra. Qualcuno mostra il segno della vittoria all’obiettivo. È riuscito a completare il viaggio e ora attende un futuro migliore. Chissà quando e chissà dove.
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Un ristoratore ha appena donato qualcosa, ma ammette di essere anche stato costretto a dire no. Dice che oggi, 14 settembre, parteciperà alla fiaccolata organizzata in serata per chiedere attenzione a chi deve decidere. Dice che i ristoratori sono combattuti tra la razionalità e i sentimenti, “perché non è per niente facile opporre un rifiuto”. E i lampedusani sembrano confermare.
“Dicono che sull’isola accoglieremo 7/8.000 persone. Non è un dato per niente positivo. Anche se il cuore ce l’abbiamo tutti”.
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“È difficile dire no”. Anzi, impossibile; e i ristoratori lampedusani aiutano per quanto possono
Tra un ristorante e l’altro, Ludovica Iacovacci trova un cameriere che arriva a proporre una lunga tavolata “e li facciamo mangiare tutti”. Servono soluzioni, servono velocemente. A Lampedusa, adesso, comanda solo il caos.
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