La Serie A riaprirà i battenti esattamente tra 48 ore e lo farà regalando ai tifosi due big match importanti. La quarta giornata di campionato non sarà solo quella del derby di Milano. Sabato pomeriggio, con fischio di inizio alle ore 15, sarà infatti la volta di Juventus-Lazio. Maurizio Sarri ritrova il suo passato. Dopo aver battuto il Napoli, adesso punta ai bianconeri. Dall’altra parte Allegri vorrà fare lo stesso, in casa, per dare un segnale forte al campionato sfruttando anche l’incontro delle due milanesi. Per parlare di Juventus-Lazio, Giletti, giornalista e conduttore televisivo e tifoso d’eccezione bianconero, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.

Juventus-Lazio, Giletti a Tag24

All’Allianz Stadium, alla quarta di campionato, arriva la Lazio di Maurizio Sarri. Per la formazione di Allegri sarà il primo big match della stagione; finora ha incontrato Udinese, Bologna ed Empoli portando a casa 2 vittorie e un pareggio. Niente è semplice in Serie A e nessuno ti regala niente, ma per i bianconeri sarà il primo test davvero probante dell’anno. Per commentare Juventus-Lazio, Massimo Giletti, è intervenuto in esclusiva a Tag24. Il giornalista e conduttore tv è sempre stato appassionato di calcio e non ha mai nascosto la sua fede per la Vecchia Signora.

“Alla quarta giornata di campionato mi auguro di vedere una bella partita, aperta. Ma conoscendo entrambi gli allenatori e il calcio italiano sarà più probabilmente una partita di scacchi. Sia Sarri che Allegri sono i maestri del tatticismo, sono molto bravi in questo. Chi fa gol per prima scardina le liturgie della noia. Mi auguro che arrivi una rete in fretta così da vedere un match vero” ha esordito il conduttore.

Il caso Pogba

La sosta per le Nazionali, le voci di una possibile cessione da parte di Exor e la positività di Pogba al test antidoping. Non è stata una settimana semplice in casa Juventus, ma i bianconeri ora devono archiviare tutto ciò che è superfluo e concentrarsi solo sul campo.

Sono più preoccupato per i 115 milioni di debiti che ha la Juventus quest’anno. È vero che sono praticamente dimezzati rispetto alla gestione precedente – ha spiegato Giletti – ma comunque resta da capire cosa vuole fare Exor. Questa è la domanda principale. Vuole ricapitalizzare? Vuole continuare ad investire chiedendo un ulteriore sforzo ai soci? Cercherà un socio di minoranza? Il futuro resta un’incognita. Per quel che riguarda Pogba invece ho poco da dire. Ho smesso di commentarlo nel momento in cui è tornato alla Juventus. È stata una scelta sbagliata. Troppi soldi a un calciatore di trent’anni, dall’indubbio talento ma pieno di problemi fisici che negli ultimi due anni non gli hanno mai fatto vedere il campo. Assumere sostanze dopanti – ha aggiunto – non può avere giustificazioni, è ciò che c’è di più lontano dallo sport. Non vale la pena neanche perdere tempo a commentare”.

Sarri vs Allegri

Poi un commento sui due allenatori: “Con Sarri è stato fatto un errore dopo l’altro. Quando la Juventus lo ha scelto sapeva perfettamente chi si stava mettendo in casa. Io non dimentico come ha fatto giocare il Napoli e per me resta un numero uno. Ma quando i bianconeri lo hanno preso sapevano bene che avrebbero dovuto avere pazienza. A uno come Sarri – ha continuato il giornalista – devi dare tempo e fiducia. La dirigenza avrebbe dovuto investire per mettergli a disposizione calciatori funzionali al suo progetto. E invece non ha fatto niente di tutto questo, anzi. Purtroppo in quel frangente si dava retta a quello che stabilivano nello spogliatoio i giocatori, a cui non piaceva il mister. Quando un club dà un potere del genere ai calciatori sta decretando la propria fine. Deve essere sempre la Juventus a decidere e nessun altro. È stato l’ennesimo errore – ha proseguito il tifoso juventino – anche dal punto di vista finanziario perché poi lo stipendio del tecnico è stato pagato per gli anni successivi. Una strategia incomprensibile”.

Sarri da una parte, Allegri dall’altra. John Elkan ha messo in atto una vera e propria rivoluzione, che ha toccato tutti. Ha modificato l’assetto societario e dirigenziale, ma non ha toccato Allegri e penso che questa sia una scelta adeguata. In questo momento – ha spiegato Giletti – la Juventus ha bisogno di uomini che conoscono bene il calcio e lui ha la giusta esperienza. Ha portato a casa successi importanti, ha vinto. Ora non possiamo pensare che all’improvviso sia diventato uno che non capisce più nulla di pallone. Questo è un pensiero tipico degli italiani, ma non c’è continuità di logica. Obiettivi? Non deve entrare nelle prime quattro, deve vincere lo Scudetto o quanto meno lottare per farlo fino alla fine. È vero che l’organico non è al livello di quello di altre squadre, ma ha una sola competizione e puntare al titolo è d’obbligo. Devono scendere in campo per dominare ogni partita. Allegri deve far scattare questa molla psicologica nella testa dei suoi giocatori. Devono dare tutti l’anima, non ci sono alibi”.

I giocatori più forti

Infine Giletti ha espresso un giudizio anche sulle due formazioni, svelando chi è il suo calciatore preferito in casa Lazio.

“Avrei fatto carte false per portare alla Juventus Luis Alberto. All’inizio con Sarri non si prendevano e i bianconeri avrebbero dovuto provarci subito. Con Rabiot sarebbero stati una coppia straordinaria. Sono diversi, li avrei visti bene insieme. Anche perché – ha proseguito – resto dell’opinione che le partite si vincono e si perdono sempre a centrocampo. È il reparto più importante, in fase difensiva e offensiva e lo dimostrano anche Milan e Inter che proprio a centrocampo hanno investito tanto. Il gioco di una squadra passa tutto da lì” ha concluso Giletti.