Le malelingue non fanno stare tranquilli i tifosi di Maranello, alla vigilia del Gp di Singapore la scuderia Ferrari si dice ottimista dal punto di vista tecnico, ma voci darebbero il team principal Vasseur a rischio.

F1 e Ferrari nella notturna di Singapore a Marina bay

Per la F1 non è certo un grande momento di popolarità con il campionato che sembra avviato verso la vittoria schiacciante di Verstappen. Questo è il momento dell’anno in cui i circuiti asiatici diventano i protagonisti, in due settimane si andrà da Singapore fino al Giappone.

A Marina Bay, correndo in notturna, si manterranno le tempistiche quasi europee con orari abbastanza abbordabili.

Campionato F1 chiuso, Ferrari verso la rivoluzione?

Tornando alla Ferrari, le voci intorno ad una decisione clamorosa di cambiare tutti i vertici arriverebbe direttamente da Jonh Elkann. Il capo famiglia Agnelli non sarebbe per nulla contento dei risultati sportivi e commerciali di Ferrari e sarebbe convinto che i secondi siano conseguenza dei pessimi risultati in pista.

Con Vasseur infatti rischierebbe la poltrona anche l’ad di Ferrari Benedetto Vigna. Queste le voci che Umberto Zapelloni sulle colonne del suo sito di notizie motoristiche “Top Speed Blog” dove parla di un possibile terremoto a Maranello.

Non solo, secondo l’attento giornalista motoristico, Jonh Elkann sarebbe arrivato al limite di rimpiangere Mattia Binotto, messo frettolosamente da parte per il francese ex Sauber.

“Si sta valutando l’ipotesi di un Reset dello staff tecnico… Insomma siamo proprio sicuri che l’anno prossimo alla guida del Cavallino ci sarà ancora Fred Vasseur? Si racconta che Elkann non sia soddisfatto di come stiano procedendo le cose. Rimpiange Binotto e probabilmente anche Arrivabene. Il problema però è enorme: a chi affidare il team? I top della F1 hanno già detto tutti no più di una volta…”

Ancora un volta a fare notizia in Ferrari non sono quindi i risultati in pista, ma le voci di contorno che da troppi anni riempiono le colonne dei giornali al posto delle vittorie. Se la F1 vive un momento di assoluto dominio Red Bull e le scuderie storiche fanno fatica nel trovare una strada diversa e vincente, per la Ferrari i tempi appaiono tra i più neri del circus.

Singapore non è Monza

Al netto di tutti i proclami di successo, diventati ormai prassi nel box Ferrari specie ad inizio stagione, la pista di Marina Bay non è certo paragonabile a quella di Monza. Se in Italia il basso carico aerodinamico ha premiato la scuderia di Maranello, questo weekend è necessario l’esatto opposto.

A Singapore infatti torna il problema del carico aerodinamico, configurazione provata in Olanda nelle libere, che porrà la Ferrari dinnanzi ad una sfida che quest’anno non ha mai vinto.

Torniamo in pista su un circuito completamente diverso da Monza: la pista di Marina Bay richiede infatti grande carico aerodinamico, una vettura particolarmente efficace in trazione e ben bilanciata per permettere ai piloti di avere la giusta confidenza tra i muretti. Trattandosi di un tracciato cittadino, il pilota a Singapore può fare una differenza ancora maggiore: abbiamo preparato al meglio la gara al simulatore e metteremo in condizione Carlos e Charles di girare il più possibile, cercando di massimizzare il potenziale della SF-23