Moratti sente aria di derby. Lui, che di stracittadine ne ha vissute una marea come presidente, ora lo vive da semplice tifoso. Ma con la stessa passione che lo ha contraddistinto negli anni passati in nerazzurro. Intervistato dal Quotidiano Sportivo, Moratti ripercorre i suoi derby, e di una cosa è certo: non li vivrà più da dirigente: “Ogni tanto mia moglie scherzando me lo suggerisce: quando te la ricompri, la tua fidanzata? Sentimenti a parte non ci sono più le condizioni. È cambiato il mondo. Poi adesso sono arrivati pure i sauditi, che hanno risorse praticamente infinite”.

Moratti promuove Frattesi

Nella nuova veste da tifoso l’ex presidente si immedesima nel migliore dei modi. Aspetta, spera, analizza, mette sul tavolo il miglior undici possibile, dove spicca quel Davide Frattesi protagonista in Nazionale con la doppietta contro l’Ucraina. Per Moratti non ci sono dubbi, l’azzurro merita la chance dal primo minuto anche in campionato: “Sabato io Frattesi lo metterei dal primo minuto! È troppo in forma per partire dalla panchina…“.

Ma a parte questo il presidente promuove a pieni voti il tecnico piacentino, con lui si diverte a veder giocare l’Inter. Anche se con Frattesi non molla la presa: “Qui parlo solo da tifoso. Allo stadio vado poco, vedo tutto in tv. Mi piace come fa giocare la squadra. Se inserisce Frattesi nel derby giuro che mi piace ancora di più“.

Ma con questo Milan servirà una prova corale impeccabile, anche se dal punto di vista dello spettacolo Moratti non ha dubbi, per lui la partita sarà uno spot per il calcio italiano, e ha già il nome di chi potrebbe deciderla: “Una stracittadina così è da brividi. Spero la decida Thuram, è un attaccante moderno e ha già conquistato noi tifosi”.

L’opposto di chi invece i tifosi li ha traditi irrimediabilmente, quel Romelu Lukaku che Moratti mai avrebbe pensato voltasse le spalle alla famiglia Inter in questo modo, dopo tutto il sostegno durante i lungo stop per i tanti problemi fisici: “Da esterno, ci sono rimasto male. Ha ripagato nel modo peggiore il club, i compagni, i fans”.

Il giudizio su Mancini

Immancabile anche una battuta su Roberto Mancini e il suo discusso passaggio all’Arabia Saudita: “Beh, io a Roberto voglio un bene dell’anima. Anche con me nel 2008 prese una decisione improvvisa, annunciando le dimissioni con ancora due anni di contratto. Poi ci ripensò, ma non potevo rischiare cambiasse di nuovo idea. E presi Mourinho”.

Una scelta dove il fattore economico ha avuto un peso specifico, per questo Moratti non si sbilancia in giudizi: “Ci sono i petrodollari, nel caso specifico. Ma non esprimo alcun giudizio morale, un professionista ha il diritto di determinare liberamente il suo futuro”.