Nel contesto energetico globale, l’OPEC (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio) ha sempre avuto un ruolo centrale. Nata con l’obiettivo di mediare tra gli interessi dei paesi produttori di petrolio e le fluttuazioni dei prezzi del greggio, la sua importanza è stata recentemente evidenziata dall’impatto della guerra russo-ucraina sugli equilibri energetici mondiali. Andiamo a vedere nel dettaglio cos’è l’OPEC e da quali Paesi è formata questa organizzazione nata il 14 settembre del 1960, ovvero 63 anni fa.

Cos’è l’OPEC e da quali Paesi è formata

Fondata a Baghdad nel 1960, l’OPEC è stata istituita dai principali paesi produttori di petrolio con l’intento di collaborare su questioni legate al “oro nero”. Questi paesi fondatori erano: Arabia Saudita, Iran, Iraq, Kuwait e Venezuela. Contrariamente a una percezione comune, non si trattava quindi solo ed esclusivamente di un gruppo di nazioni arabe, dato che anche il Venezuela, uno Stato sudamericano, risulta tra i fondatori.

Dopo soli cinque anni dalla sua nascita, l’OPEC ha trasferito la sua sede principale da Ginevra, Svizzera, a Vienna. Questa mossa ha rafforzato il suo impegno e la sua posizione nel panorama energetico mondiale.

Con il passare degli anni, diversi paesi si sono uniti all’OPEC, espandendo la sua influenza e rafforzando la sua posizione sul palcoscenico globale. Questi membri includevano nazioni come l’Algeria, la Libia, gli Emirati Arabi Uniti, la Nigeria, tra gli altri. Tuttavia, non tutti i membri sono rimasti: ad esempio, il Qatar ha lasciato l’organizzazione nel 2019.

Paesi membri dell’OPEC

Ecco i Paesi che attualmente risultano membri dell’OPEC:

PAESECONTINENTEANNO DI ADESIONE
AlgeriaAfrica1969
AngolaAfrica2007
Arabia SauditaMedio Oriente1960 (Paese fondatore)
EcuadorSudamerica1973 – 1992, poi rientrato nel 2007
Emirati Arabi UnitiMedio Oriente1967
IranMedio Oriente1960 (Paese fondatore)
IraqMedio Oriente1960 (Paese fondatore)
KuwaitMedio Oriente1960 (Paese fondatore)
LibiaAfrica1962
NigeriaAfrica1971
VenezuelaSudamerica1960 (Paese fondatore)
Guinea EquatorialeAfrica2017
Repubblica del CongoAfrica2018
GabonAfrica1975 – 1994, poi rientrato nel 2016

Dell’organizzazione faceva parte anche il Qatar, poi uscto il 1° gennaio 2019.

Cos’è l’OPEC: obiettivi e missioni

L’OPEC non esiste solo per rappresentare gli interessi dei Paesi produttori di petrolio. Ha una missione più ampia che comprende la stabilizzazione dei prezzi del petrolio, la garanzia di una concorrenza equa tra i produttori e la fornitura di approvvigionamenti di petrolio ai suoi membri. Questa cooperazione risulta quindi fondamentale per la stabilità economica dei paesi membri e per equilibrare gli interessi di produttori e consumatori a livello globale.

Cos’è l’OPEC: struttura organizzativa

Per gestire efficacemente le sue attività e perseguire i suoi obiettivi, l’OPEC ha istituito tre organi principali:

  • Conferenza: composta da rappresentanti di tutti gli stati membri, è l’organo decisionale principale dell’OPEC;
  • Consiglio dei Governatori: gestisce l’agenda quotidiana e le operazioni dell’organizzazione;
  • Segretario Generale: ha funzioni esecutive.

Cos’è l’OPEC+

Di recente, l’OPEC è tornata sotto i riflettori a causa dell’emergere di un nuovo gruppo informale noto come OPEC+. Questo raggruppamento include alcuni paesi non membri dell’OPEC, come la Russia, ed è nato dalla necessità di collaborare su questioni energetiche in un contesto in rapido cambiamento.

Oltre alla Russia, infatti, troviamo l’Azerbaijan, il Bahrein, il Brunei, il Kazakhstan, la Malaysia, il Messico, l’Oman, il Sudan e il Sud Sudan.

OPEC: origini e momenti critici

Durante i primi anni del 20° secolo, il controllo delle riserve petrolifere mondiali era principalmente nelle mani di compagnie anglo-americane, in particolar modo nel Medio Oriente. Questo era un periodo in cui l’ombra del colonialismo si proiettava fortemente su molte nazioni. Queste potenti compagnie petrolifere vennero soprannominate “le sette sorelle” e, per un lungo periodo, esercitarono un monopolio quasi totale sul mercato petrolifero.

Tuttavia, con l’emergere di movimenti nazionalisti e con l’acquisizione dell’indipendenza da parte di molte nazioni, si è iniziato a notare un cambiamento nella gestione delle risorse. Fu in questo scenario di cambiamenti geopolitici che, nel 1960, venne istituita l’OPEC, con l’intento di garantire ai Paesi produttori di petrolio una maggiore voce in capitolo riguardo alle loro risorse.

Il primo vero test per l’OPEC arrivò nel 1973, un momento che mise in evidenza la sua potente presenza sul palcoscenico mondiale. Durante la guerra arabo-israeliana dello Yom Kippur, l’OPEC dimostrò la sua capacità di influenzare i prezzi globali del petrolio, portando a una crisi energetica. Ciò sottolineò la crescente interdipendenza tra politica e economia energetica.

L’organizzazione ha dovuto affrontare altri momenti critici nel corso degli anni. Le rivoluzioni politiche, come la caduta della monarchia in Iran e le tensioni nella regione del Golfo, hanno avuto profonde ripercussioni sui prezzi del petrolio. E l’OPEC, spesso, è stata al centro di tali dinamiche.

L’OPEC oggi

Il ruolo dell’OPEC non si è attenuato con il passare degli anni. Con il sorgere di nuove potenze economiche come la Cina e con le sfide poste dalle fonti energetiche alternative, l’OPEC ha continuato a rivedere e aggiornare le sue politiche.

Recentemente, le tensioni in Ucraina e le decisioni dell’OPEC+ (che include la Russia) hanno portato l’organizzazione di nuovo sotto i riflettori. Queste decisioni, in particolare quelle relative alla produzione di petrolio, hanno non solo influenzato i prezzi globali del petrolio, ma hanno anche avuto ripercussioni politiche, intensificando le frizioni tra membri dell’OPEC come l’Arabia Saudita e potenze globali come gli Stati Uniti.