Sono giorni decisivi per Paul Pogba: dopo la positività al testosterone in un controllo antidoping dopo Udinese-Juventus, il francese non ha ancora chiesto le controanalisi. Il termine ultimo è alla mezzanotte di venerdì 15 settembre, ma i legali dell’ex Manchester United non sembrano convinti di procedere. Mentre prende piede l’ipotesi del patteggiamento da parte di Paul Pogba, la Juventus ha sospeso il suo stipendio e medita la risoluzione del contratto in caso, come sembra, di squalifica. Ma andiamo per gradi.
Juventus, Paul Pogba verso l’ammissione di colpevolezza
Paul Pogba è risultato positivo al testosterone in un controllo antidoping avvenuto dopo la prima giornata di campionato, in cui la Juventus ha battuto l’Udinese alla Dacia Arena. Il francese, sospeso in maniera cautelare da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, sta preparando la propria linea difensiva con avvocati ed entourage. Entro la mezzanotte di venerdì 14 settembre, l’ex Manchester United potrebbe chiedere le controanalisi. Questa possibilità, però, sembra essere stata scartata. Le possibilità che, dai nuovi test, possa risultare la non negatività sono molto basse.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il prossimo passo dovrebbe essere l’interrogatorio. Il centrocampista della Juventus Paul Pogba, infatti, dovrà rispondere alle domande degli inquirenti e a quel punto si capirà la sua linea difensiva. L’obiettivo sarebbe quello di evitare la squalifica di 4 anni (che sancirebbe la fine della sua carriera calcistica). Il classe 1993 sta prendendo in considerazione l’ipotesi di ammettere il reato e chiedere un patteggiamento. Paul Pogba, infatti, potrebbe ammettere di aver assunto in maniera non intenzionale il farmaco e chiedere un accordo. In questo scenario, toccherebbe poi alla procura nazionale antidoping e al Wada (Agenzia mondiale antidoping) accettare o meno il patteggiamento. La pena, in caso di accordo, potrebbe essere anche di uno/due anni.
La posizione della Juventus
Mentre Paul Pogba studia la sua linea difensiva e medita l’ammissione di colpevolezza, la Juventus sta valutando i prossimi passi da compiere. Dopo la sospensione da parte cautelare da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, lo stipendio del francese è stato sospeso. Lo stesso ex Manchester United non può allenarsi alla Continassa con il resto dei compagni. Intanto, la società ha già pronta la risoluzione del contratto in caso di squalifica. Tornato in bianconero la scorsa estate dopo sei anni ai Red Devils, Paul Pogba ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2026 con la Juventus.
Il classe 1993 guadagna 8 milioni di euro netti a stagione. Grazie al decreto crescita, sul bilancio bianconero pesa circa per 11 milioni di euro all’anno. In caso di eventuale squalifica, la società bianconera procederebbe con la risoluzione del contratto. In questo caso, la Juventus risparmierebbe oltre 30 milioni di euro (considerati i tre anni rimanenti di contratto), e ne beneficerebbero i conti della società torinese. Dal ritorno a Torino della scorsa estate, Paul Pogba ha giocato soltanto 213 minuti in due stagioni con la maglia della Juventus. Prima i diversi infortuni e ora il doping potrebbero mettere fine alla sua seconda avventura in bianconero. Un flop, considerati numeri e rendimento.