Mentre la situazione degli sbarchi a Lampedusa rimane stabile, è bufera sulle parole di Matteo Salvini in merito al boom di arrivi di migranti. Al momento nell’hotspot dell’isola ci sono 4.457 ospiti, tra cui 257 minori non accompagnati.

La struttura di contrada Imbriacola è ancora una volta in emergenza dopo che ieri, mercoledì 13 settembre, al suo interno c’erano quasi 7mila persone. Preoccupa un giovane migrante con i postumi di un arresto cardiaco, accompagnato dall’elisoccorso all’ospedale di Caltanissetta nella tarda serata di ieri. Stesso destino per cinque donne, tutte incinte e bisognose di cure.

Oggi inizierà un nuovo, ennesimo processo di alleggerimento dell’hotspot. Previsto un esodo di quasi 2.000 persone, che partiranno a bordo delle navi di linea alla volta di vari comuni della Sicilia.

Sulla questione, come accennato, si è espresso ancora una volta il vicepremier Matteo Salvini, che ha condannato le raffiche di sbarchi come “il simbolo di un’Europa che non c’è“.

Quando arrivano 120 mezzi navali in poche ore non è un episodio spontaneo, è un atto di guerra. Seimila persone in 24 ore non arrivano per caso. Sono convinto ci sia una regia dietro a questo esodo.

Parole Salvini sugli sbarchi a Lampedusa, opposizioni indignate: “Un atto di guerra è quello di Putin”

Non si sono fatte attendere le reazioni della politica, con le opposizioni sul piede di guerra contro le parole del ministro delle Infrastrutture. Laura Boldrini del Pd si scaglia contro l’esecutivo, le cui azioni “non hanno fatto che peggiorare la situazione”.

Davanti a questo scenario disastroso, il ministro Salvini che fa? Scopre che esistono organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di persone. E poi parla di ‘regia esterna’ e di ‘atto di guerra’. Chi starebbe compiendo questo ‘atto di guerra’ contro il nostro Paese? Ora che la questione migranti si è rivelata un totale boomerang, arriva puntuale anche il complotto contro l’Italia.

Il deputato dem Alessandro Zan parla di “totale” ed “ennesimo fallimento di questo governo”.

A Salvini ricordo che un atto di guerra è quello di Putin, di cui lui colleziona t-shirt, contro l’Ucraina. Quello che sta accadendo a Lampedusa è il totale fallimento di questo governo sulle politiche migratorie. Non scarichi responsabilità che sono solo loro.

Duro anche il leader di Azione Carlo Calenda, che considera “inaccettabile” la presa di posizione del vicepremier, che “ci sta coprendo di ridicolo”. Una “farsa”, le parole di Salvini, secondo il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

Una farsa peraltro di cattivo gusto di fronte alle immagini scandalose che arrivano da Lampedusa. Una farsa di cattivo gusto mentre è in atto in Europa una vera guerra insensata e sanguinosa. Una farsa di cattivo gusto se pensiamo che l’unica guerra in corso nel nostro Paese è quella contro i lavoratori che perdono quotidianamente la vita sul posto di lavoro. Servirebbe un governo pronto ed efficace, evidentemente abbiamo invece un governo di teatranti.

Parla di “accuse pesantissime” il segretario di +Europa, Riccardo Magi, che rivolge un appello a Salvini.

Dica allora con chiarezza chi c’è dietro questo atto di guerra e chi è il regista di questi sbarchi. Da un ministro della Repubblica italiana mi aspetto dichiarazioni fondate sulla verità, non vagheggiamenti. Altrimenti c’è una sola ipotesi in campo: il leader della Lega non ha ancora smaltito l’effetto del mojito di qualche annetto fa.

Il sindaco dell’isola: “Sistema che lavora sempre in emergenza, siamo tutti stanchi e provati”

Intanto, ai microfoni dell’Adnkronos, il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino accusa segni di cedimento per una situazione ormai logorante. Il primo cittadino parla di una “sconfitta dell’Europa” e di un sistema “che lavora sempre in emergenza e non mette mai in atto delle reali e vere politiche migratorie”.

Qui siamo tutti stanchi e provati sia fisicamente che psicologicamente, la situazione sta diventando ingestibile e insostenibile.

A testimoniare la difficoltà di tutto il sistema ci sono i dati aggiornati ieri dal Viminale, relativi agli sbarchi dall’inizio del 2023. Si parla di oltre 123mila arrivi, una media di più di 15mila sbarchi al mese. Un numero spaventoso, ulteriormente acuito negli ultimi tre giorni, quando si è registrato un picco di 8.141 sbarcati.

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