A 93 anni quasi spenti sulle candeline Bernie Ecclestone continua a parlare. Proprio lui aveva riaperto il “caso” Crashgate del 2008, una bomba che fece esplodere il Circus con Felipe Massa che ha intentato un’azione legale contro la Federazione per avere un grande risarcimento economico.

L’ex numero uno del Circus ha ammesso di non ricordare le sue dichiarazioni e attacca l’azione fatta da Massa e il suo entourage legale.

Per Massa e i suoi legali è solo una questione di soldi. Ma le probabilità che ciò accada sono pari a zero

Hamilton dovrebbe chiedere il risarcimento

Secondo Ecclestone Massa non ha nessuna possibilità di vincere la causa contro la Federazione nonostante proprio il britannico ammise che il pilota brasiliano fu defraudato della vittoria finale per l’assegnazione dei punti della gara di Singapore, falsata dall’incidente volontario di Nelson Piquet che favorì il compagno di squadra Fernando Alonso.

Secondo Ecclestone a poter chiedere un risarcimento fu proprio Hamilton che nel 2008 vinse con un +1 su Massa proprio a Marina Bay. “Le cause contro la FIA avrebbero potuto essere intentate da Hamilton e dalla Mercedes dopo Abu Dhabi“.

Il riferimento è chiaramente agli ultimi giri del Mondiale 2021, quando il contestato direttore di gara Michael Masi si scagliò contro le procedure del rientro della Safety Car, facendo così in modo che Hamilton perdesse poi il Mondiale dando inizio all’era Verstappen.

Già la FIA si era espressa sulla questione dichiarando di aver preso atto della lettera e che “questione è in corso di esame e non forniremo commenti in questa fase“. Nessun commento invece da parte della Formula 1 e di Domenicali, Team Principal della Rossa durante quell’anno.
Massa è andato per vie legali proprio dopo le affermazioni Ecclestone che aveva dichiarato, rimangiandosi ora la parola, che sia lui che i capi della FOM e della FIA sapessero della volontarietà dell’incidente di Piquet Jr. senza però poi prendere nessun provvedimento.