Prolungate di sei mesi le sanzioni alla Russia per la sua condotta nei confronti dell’Ucraina: a confermarlo il Consiglio Ue, che estende la data di scadenza del provvedimento al prossimo 15 marzo 2024.
Le disposizioni interessano quasi 1.800 tra persone ed entità, mentre l’Ue non ha rinnovato le misure solo su quattro persone.
Le sostanziali novità rispetto ai precedenti pacchetti di sanzioni riguardano nuove limitazioni agli spostamenti per gli individui in questione. Nei confronti di alcuni soggetti ed enti elencati dall’organismo politico europeo sarà disposto il congelamento dei beni. Alle stesse persone non potranno essere messi a disposizione fondi o altre risorse economiche.
Nel concreto, a coloro che viaggiano in auto dalla Russia verso i Paesi membri saranno confiscati i veicoli o gli effetti personali inclusi nella lista delle sanzioni.
Sanzioni Ue alla Russia prolungate, von der Leyen: “Stiamo aumentando la produzione di munizioni per l’Ucraina”
Si spera che questo ulteriore pacchetto di sanzioni funga da deterrente per Mosca, con l’Unione Europea che sta facendo di tutto per tutelare l’Ucraina. Lo ha confermato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, intervenuta a Strasburgo davanti alla plenaria del Parlamento europeo.
Ben 4 milioni di ucraini hanno ricevuto accoglienza dagli Stati membri dall’inizio dell’aggressione russa. Un sostegno che continuerà fin quando necessario attraverso la protezione temporanea della gente e le forniture a Kiev di armi e di aiuti finanziari. Lo ha ribadito la stessa von der Leyen nel suo discorso su “lo stato dell’Unione”.
Il nostro sostegno all’Ucraina continuerà. Solo quest’anno abbiamo stanziato 12 miliardi di euro per contribuire a pagare stipendi e pensioni, e aiutare gli ospedali, le scuole e gli altri servizi pubblici a funzionare. Stiamo aumentando la produzione di munizioni per contribuire a soddisfare le esigenze immediate dell’Ucraina.
La politica tedesca ha poi sottolineato di guardare “anche al futuro“, con la proposta di “altri 50 miliardi di euro in quattro anni per investimenti e riforme”.
Questa somma contribuirà a costruire il futuro dell’Ucraina, per ricostruire un Paese moderno e prospero.
Un’occasione, per von der Leyen, di ribadire come “questo futuro” sia “chiaro” per molti Paesi candidati all’adesione.
Questa Assemblea lo ha dichiarato forte e chiaro: il futuro dell’Ucraina è nella nostra Unione. Il futuro dei Balcani occidentali è nella nostra Unione. Il futuro della Moldova è nella nostra Unione. E so quanto sia importante la prospettiva europea per così tante persone in Georgia.