Un libro pubblicato da un’ex agente dei servizi segreti degli Usa rivela nuovi dettagli circa la morte di JFK. Paul Landis ha raccontato di aver trovato il secondo proiettile nell’auto del presidente dopo che è stato sparato.
Si riapre il caso JFK?
Nuovi particolari sulla morte di Kennedy emergono dal libro “The Final Witness” a firma di Paul Landis. L’agente. oggi 88enne, era assegnato alla sicurezza della first lady Jackie Kennedy nel giorno della sparatoria di Dallas. Nel libro Landis ha raccontato di aver recuperato un proiettile sul lato posteriore dell’auto dopo che il presidente degli Usa era stato sparato. Il recupero del secondo proiettile complica la “teoria del proiettile unico” che porterebbe a riscrivere le dinamiche di uno dei più famosi omicidi della storia.
Una dinamica da sempre incerta
Libri, analisi e studi balistici. L’omicidio di JFK è stato studiato in tutte le salse per arrivare ad una conclusione che non ha mai soddisfatto nessuno alimentando tantissime teorie del complotto in merito alla morte dell’ex presidente statunitense. Kennedy è stato colpito alla testa e al collo mentre stava attraversando Dealey Plaza, a Dallas. Alla fine la Commissione Warren è arrivata alla conclusione che un solo uomo armato ha ucciso il presidente degli Usa nel 1963: Lee Oswald. A questa tesi si è aggiunta anche la teoria del “proiettile magico” che con i nuovi dettagli sul ritrovamento di un bozzo sul lato posteriore dell’auto sarebbe smentita.
Il racconto di Landis
Landis scrive e racconta alle testate statunitensi che dopo l’arrivo del corteo in ospedale ha notato un proiettile vicino all’auto di Kennedy e rivela che non c’era nessuno a tutelare la scena di uno dei crimini più discussi della storia:
“Non c’era nessuno lì a proteggere la scena, e questo è stato un grosso, grosso fastidio per me. Tutto è successo così in fretta. E avevo solo paura che fosse una prova, me ne sono reso conto subito. Una prova molto importante, e non volevo che sparisse o si perdesse”
Secondo lo storico di James Robenalt le rivelazioni pubbliche del libro di Landis portano a pensare che Kennedy e Connally che viaggiava a suo fianco non siano stati raggiunti dallo stesso colpo ma da due diversi. In molti sono però d’accordo su una cosa: qualunque soluzione non chiuderà mai questo caso.
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