La franchezza è sempre stata una delle qualità maggiori di Carlo Verdone, forse proprio per questo è riuscito a creare un rapporto di empatia con il suo pubblico tale che dopo oltre 50 anni di carriera nel cinema italiano ancora oggi viene amato come il primo giorno. Il grande attore e regista ha la capacità e la competenza di poter disquisire di cinema come pochi, anche perché il suo sguardo è sempre analitico e lo ha dimostrato in più di una circostanza. Ecco dunque che la presentazione di “Vita da Carlo 2” diventa anche l’occasione per sottolineare lo stato di salute del cinema italiano, peggiore di quanto registi e produttori vogliano farci credere.
Carlo Verdone sulla salute del cinema italiano, il video in cui parla di “Barbie” è tutto da ridere e fa riflettere
Carlo Verdone incalzato sulla salute delle sale italiane dopo un’estate da record grazie a Barbie ci tiene a sottolineare un aspetto fondamentale, che forse gli esercenti hanno guardato bene dal ribadire al grande pubblico: “Il successo di questa estate è per gli esercenti e proprietari delle sale, ma non è un successo per il cinema italiano perché parliamo di un film straniero”, poi sottolinea un aspetto importante “Credo che avesse qualcosa da dire oltre che una curiosità, io personalmente come sono entrato in sala ne sono uscito. Magari mi è sfuggita la profondità“, scatenando le risate della platea per la sua sincerità. Il regista analizza poi l’altro successo mondiale degli ultimi mesi: “Oppenheimer è un bel film, forse un po’ troppo lungo, ma a me piace Nolan”. La polemica dell’ultima Venezia è stata quella lanciata da Favino sugli attori americani ad interpretare gli italiani, ma su questo il regista la pensa diversamente: “Polemica fine a se stessa, sono d’accordo con la Coppola. Il film rappresenta la visione del regista che sceglie l’attore”. Poi entra in scena De Laurentiis che sottolinea: “Dobbiamo essere dispettosi e sottolineare che i film italiani sono molto brutti”, con Verdone che si arrende sconsolato dandogli ragione.
La salute del cinema italiano è peggiore di quanto pensiamo
Le sale italiane hanno tornato a respirare grazie ad un ristoro con i biglietti scontati a 3,50, ma purtroppo i film italiani per il pubblico non valgono neppure quella cifra. La gente ha preferito spendere la cifra piena per vedere Barbie ed Oppenheimer, con un risultato incredibile e che dimostra come ci sia la voglia di spettacolo. Le commedie italiane con le quali prima si rideva insieme nelle sale ora vengono fruite sul divano di casa. La verità è che la sala non la vuole più nessuno in Italia, solo chi è ancora alla ricerca di un’esperienza che è quella donata al pubblico da Christopher Nolan. I dati sono inquietanti, se anche Carlo Verdone e De Laurentiis che hanno dominato il box-office per decenni ora fuggono in streaming si rischia davvero il profondo rosso. Nell’anno solare non c’è nella Top10 neppure un titolo italiano secondo quanto riportato da Cinetel, considerando che al 10imo posto c’è l’ultimo Spider-Man animato con poco più di 6 milioni di euro vuol dire che nessun titolo italiano ha saputo arrivare a questa cifra. Il valore Cinetel dei biglietti venduti a 3,50 è in realtà quello pieno dei 6,50 dato che la differenza è stata inserita dal MIC, questo sottolinea il completo fallimento del nostro cinema dal punto di vista commerciale.
Basti pensare che il bellissimo “Io, Capitano” di Matteo Garrone destinato a rappresentare l’Italia agli Oscar è italiano solo nel DNA, ma è un racconto mondiale girato in un’altra lingua. Gli altri 5 film italiani nel concorso di Venezia sono arrivati ultimi per la stampa internazionale, con il solo “Enea” di Pietro Castellitto ad attirare parzialmente le attenzioni. La realtà è che il trionfo delle sale con Barbie e Oppenheimer sottolinea lo stato agonizzante del nostro cinema, forse ancorato ad una visione arcaica e non più al passo con i tempi. Carlo Verdone con il suo stile ironico ha provato ancora una volta a farlo capire.