Non è bastata la vittoria del Brasile per 5-1 contro la Bolivia a far scacciare i cattivi pensieri nella testa di Richarlison. L’attaccante del Totthenam, al momento della sostituzione, si è lasciato andare ad un pianto liberatorio. Il motivo? Mesi e mesi senza riuscire a fare quel salto di qualità definitivo in una carriera che non riesce a prendere il via definitivamente. Il passaggio al Tottenham sembrava potesse essere quel trampolino di lancio giusto per lui, ma i 4 gol in 40 presenze certificano ben altro. Ma dietro questo score insufficiente, c’è una valida motivazione.

Le ansie di Richarlison

Le aspettative verso l’ex Everton sono sempre state alte, ma il passaggio agli Spurs dell’attaccante di Nova Venecia è coinciso con un calo di rendimento impressionante. Nessun problema dal punto di vista tattico, bensì relativo alla sua vita privata. Richarlison ha provato a tenere al di fuori del rettangolo verde, ma la testa non ha risposto così come la sua volontà.

Ecco dunque il pianto dopo essere stato sostituito contro la Bolivia, con l’attaccante che subito il triplice fischio ha raccontato ai cronisti presenti il perchè dello sfogo: “Ho attraversato un periodo turbolento fuori dal campo negli ultimi cinque mesi. Ora le cose a casa sono un po’ più stabili. Le persone che tenevano d’occhio solo i miei soldi non mi sono più vicine“.

Adesso quelle persone non ci sono più, Richarlison si sente libero, come non è più accaduto in questi ultimi mesi, può tornare a fare quello che più gli riesce meglio senza pensieri negativi in testa. Ma non tutto è ancora risolto, al brasiliano serve un aiuto per poter trovare equilibrio mentale, ecco perchè una volta rientrato in Inghilterra chiederà aiuto ad uno specialista: “Tornerò in Inghilterra e cercherò aiuto psicologico, per rafforzare la mia mente. Ecco di cosa si tratta, tornare più forte“.

Un talento in attesa di spiccare il volo

La carriera di Richarlison sembrava quella del predestinato. Già all’America MG l’attaccante aveva messo in mostra doti interessanti: capacità nell’uno contro uno, duttilità tattica (può ricoprire tutti i ruoli in attacco) killer instinct. Quanto basta per ricevere la chiamata del Fluminense, dove riesce ad attirare l’attenzione del Watford che non ci pensa su due volte e porta il giocatore in Premier League.

Gli basta una stagione per attirare l’attenzione dell’Everton, che dopo un anno decide di portarlo nel Merseyside dove per quattro anni diventa il fiore all’occhiello della squadra con 135 presenze e 45 gol. Ecco dunque la chiamata del Tottenham nel 2022, il salto di qualità tanto atteso. Ma con la maglia Spurs Richarlison sembra solo l’ombra del funambolo ammirato gli anni precedenti: 40 presenze e soli 4 gol, bocciatura totale.

Fino ad oggi, dove le lacrime con il Brasile sono state la rivelazione di uno stato mentale saturo che non gli ha permesso di potersi concentrare sul campo come avrebbe voluto. Con la richiesta d’aiuto di uno psicologo che i tifosi del Tottenham e del Brasile sperano possa essere l’inizio di una gloriosa rinascita. Lo spera anche Richarlison.