Brunella Chiù, chi era la donna scomparsa un anno fa durante l’alluvione delle Marche: il suo corpo, recuperato nelle acque delle Isole Tremiti, è stato finalmente identificato.
Oggi, 13 settembre 2023, il gruppo carabinieri forestale-Nipaaf di L’Aquila ha informato il presidente e il segretario generale della Regione del provvedimento emesso ieri dalla procura di L’Aquila, con cui si annunciava l’avvenuto ritrovamento.
Chi era Brunella Chiù, l’ultima dispersa dell’alluvione delle Marche
Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione trovato alle isole Tremiti alcune settimane fa, era stato affidato al Ris di Roma per gli accertamenti necessari, compreso quella della comparazione del DNA. Il corpo è stato poi sepolto presso il cimitero di Vieste (Foggia). Oggi la conferma che quei resti, che le correnti hanno trascinato a centinaia di chilometri di distanza, appartengono alla donna scomparsa un anno fa.
Brunella Chiù, 56 anni, era stata travolta dalla piena del fiume Nevola nei pressi di Corinaldo. Era insieme ai suoi due figli mentre cercava di mettersi in salvo dall’alluvione che, nella notte tra il 15 e il 16 settembre del 2022, colpì Senigallia e la zona settentrionale delle Marche.
Il figlio Simone, 23 anni, riuscì a salvarsi. Lei e la figlia Noemi Bartolucci, di 17, furono invece inghiottite dalle acque e dal fango. E’ la tredicesima vittima di quella catastrofe che provocò anche 50 feriti e danni per circa 2 miliardi di euro.
Le ricerche per ritrovarla non si erano mai interrotte. Squadre di vigili del fuoco, carabinieri, volontari della protezione civile avevano continuato a perlustrare terreni e svuotare laghetti nell’area del disastro.
Il presidente Acquaroli: “Grazie per aver ritrovato Brunella”
Esprimo a nome dell’intera comunità delle Marche il ringraziamento e la riconoscenza ai carabinieri forestali del Nipaaf de L’Aquila e all’Autorità Giudiziaria per il fondamentale lavoro che ha condotto al ritrovamento di Brunella
ha dichiarato il governatore delle Marche Francesco Acquaroli.
La nostra gratitudine va alla prefettura di Ancona, a tutte le forze dell’ordine, alla protezione Civile e alle altre istituzioni che si sono prodigate sin dai primi momenti nelle attività di ricerca.