Archiviati gli impegni della Nazionale italiana, è già tempo di pensare alla prossima giornata di campionato. La Serie A è pronta a tornare e sabato riaprirà i battenti con un big match che in molti stanno già aspettando. Stadio San Siro, fischio di inizio ore 18: tutto è pronto per Inter-Milan. La squadra di Pioli e quella di Inzaghi si contenderanno il primato, dopo tre giornate sono le uniche due formazioni a punteggio pieno e sono pronte a scontrarsi per un derby d’alta classifica. La febbre in città ha già iniziato a salire, i tifosi non vedono l’ora di viverla. Per avvicinarci al derby di Milano, Mauro Tassotti, un pezzo di storia rossonera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Derby di Milano, Tassotti a Tag24
Una vittoria dopo l’altra, un trofeo dopo l’altro, Mauro Tassotti ha scritto una pagina straordinaria della storia del Milan. Prima da calciatore sulla fascia destra in un dei quartetti difensivi più forti di sempre, poi da allenatore interno alla società, ha vinto tutto. Trentasei anni da tesserato con lo stesso club, è suo il record assoluto di permanenza con i rossoneri. Questa volta il derby lo guarderà dall’esterno, ma sempre con sguardo interessato. Quarta giornata di campionato, Milan e Inter si affronteranno sabato alle ore 18. San Siro sarà una bolgia. La squadra di Pioli e quella di Inzaghi sono, insieme al Napoli, le maggiori indiziate per la vittoria dello Scudetto. Sono partite alla grande, tre vittorie in tre partite e adesso si troveranno una di fronte all’altra. Per commentare il derby di Milano, Tassotti è intervenuto in esclusiva a Tag24.
“Non c’è una favorita per la stracittadina di sabato – ha esordito l’ex difensore – posso dire soltanto che entrambe le formazioni sono partite alla grande in questa stagione e ci arrivano bene dal punto di vista fisico e mentale. Pioli e Inzaghi hanno dato una chiara identità alle loro squadre, giocano bene. La pausa per le Nazionali probabilmente è capitata nel momento sbagliato e ha però interrotto l’ottimo momento di Milan e Inter. L’unica incognita probabilmente è questa, perché ci sarà poco tempo per preparare la partita. Ci sono giocatori che ancora devono rientrare e questo potrebbe pesare soprattutto dal punto di vista tattico. Quando ci sono partite così importanti non va fatto alcun lavoro mentale, emotivamente il derby si prepara da solo. Però c’è bisogno di lavorare insieme, quello sì”.
Gli acquisti del Milan
Milan e Inter in estate si sono mosse tanto, seppur per motivi diversi. Il mercato dei nerazzurri è stato segnato dal caso Lukaku, quello dei rossoneri dall’addio di Maldini e Massara. Il Diavolo però ha adottato una strategia precisa e portato tati giovani alla corte di Pioli.
“Reijnders ha impressionato tutti, probabilmente perché è quello che conoscevamo meno. Da Loftus-Cheek invece mi aspettavo questo impatto. Allo stadio Olimpico di Roma ha fatto una grandissima partita – ha aggiunto Tassotti – e penso fosse proprio ciò di cui il Milan aveva bisogno: muscoli e fisicità. Pulisic non mi stupisce, era già un grande giocatore e non sta facendo altro che confermarsi. Era arrivato al Chelsea, ha vissuto una stagione travagliata, un po’ come tutti i suoi compagni e adesso deve ripartire in rossonero. Quando la squadra non gira ne va delle prestazioni di ogni singolo chiaramente”.
Poi un commento sui nerazzurri: “L’Inter è una grande squadra, non si arriva per caso alla finale di Champions League. Se la sono giocata alla pari con il Manchester City e questo la dice lunga sul valore della rosa. Hanno calciatori di grande livello come Barella e Lautaro. È vero che ha perso qualche giocatore, ma ne hanno presi altri altrettanto forti. Thuram è partito bene, mi ha fatto una buona impressione. Insomma è una squadra che gioca bene, molto pratica e concreta” ha spiegato Tassotti.
Il risultato del derby
Il campionato è ancora lungo e siamo solo all’inizio, ma entrambe le squadre sono in vetta alla classifica e i tifosi sperano che dopo il match di sabato ne possa rimanere una sola.
“Il derby potrebbe dare indicazioni importanti se una delle due squadre vincesse nettamente asfaltando l’altra. Sarebbe un segnale solo in quel caso – ha continuato l’allenatore – perché altrimenti penso che sia davvero troppo presto per tirare le somme. Siamo alla quarta giornata di campionato, non si può già prevedere chi vincerà lo Scudetto. Mi aspetto in ogni caso una bella sfida, aperta a ogni tipo di risultato. Non è di certo la prima volta che Milan e Inter si affrontano in vetta alla classifica, entrambe a punteggio pieno. Derby così se ne sono giocati tanti, ma ovviamente questo arriva molto presto”.
Caso Donnarumma
Ieri intanto San Siro ha ospitato la Nazionale italiana. Il nuovo C.t. Luciano Spalletti ha portato a casa la prima vittoria contro l’Ucraina ma tante sono state le polemiche legate all’accoglienza per Gigio Donnarumma.
“I fischi fanno parte del calcio – ha spiegato l’ex Milan – mi sembra un caso che non regge. I tifosi sugli spalti sono padroni di poterlo fare, l’importante è che non si vada oltre. Mi sono sembrate fuori luogo anche le dichiarazioni di alcuni calciatori che al termine della partita si sono sentiti in dovere di prendere le difese di Donnarumma. I giocatori non devono dire ai tifosi come comportarsi e viceversa, ma resta il fatto che dagli spalti si può esprimere dissenso per una giocata e per un comportamento che non è piaciuto. È una protesta civile, non ci vedo niente di male” ha concluso Tassotti.