Trenta minuti di grande impatto contro il Napoli come presentazione di Matteo Guendouzi alla Lazio. E’ stato l’ultimo acquisto del calcio mercato dei biancocelesti fra i giocatori di movimento e ha già conquistato tutto l’ambiente. Il suo ingresso contro i campioni d’Italia è stato decisivo per tenere il vantaggio provvisorio di 1-2 andando a sfiorare la terza rete che solo il var gli ha tolto. La Lazio ha chiuso l’accordo con l’Olympique Marsiglia con un prestito oneroso di un milione di euro con un obbligo di riscato fissato a tredici. Il transalpino si candida all’esordio da titolare contro la Juventus sabato alle ore 15, si è allenato con i compagni in questi quindici giorni di sosta e Maurizio Sarri sta pensando di lanciarlo dal primo minuto al posto di Kamada.
Presentazione Guendouzi
E’ stata una trattativa abbastanza complessa, i tempi d una operazione sono stati lunghi perchè bisogna mettere d’accordo non solo i club ma anche il giocatore e il suo entourage. Matteo voleva solo la Lazio e voglio sottolinearlo, era pronto a partire per l’Italia da diversi giorni rifiutando anche altre soluzioni. Questo ci ha onorato e siamo felici perchè sono state scelte condivise da tutti. Sono convinto che farà parlare di lui in termini positivi e ci darà grandi soddisfazioni
La presentazione di Matteo Guendouzi è stata introdotta dal nuovo Direttore Sportivo della Lazio, Angelo Fabiani. Impatto straordinario per un centrocampista che vuole ripercorrere le orme dei suoi tanti connazionali che hanno giocato in Serie A. Già sabato contro la Juventus ci sarà un derby in mezzo al campo tutto francese contro Adrien Rabiot mentre non ci sarà Paul Pogba per le note vicende giudiziarie.
Il classe 1999 potrebbe scendere in campo dal primo minuto con i bianconeri, spetterà a Sarri decidere se lanciare subito il francese facendo partire dalla panchina Daichi Kamada dopo le fatiche con la nazionale giapponese. Discorsi che verrano approfonditi nei prossimi giorni quando andranno in scena le prove tattiche dei biancocelesti. Intanto è il momento delle presentazioni con le prime parole di Guendouzi dal suo arrivo a Roma.
Buongiorno a tutti, è un piacere essere qui. Volevo ringraziare il DS per le parole, il grazie va anche a Sarri e a tutte le persone che mi hanno permesso essere qui. Per me è un grande orgoglio essere qua. Sono giovane e ho girato tanto nella mia carriera ma ho iniziato a 17 anni nel calcio professionistico, quindi sono già 6-7 anni. Ho cambiato per diversi motivi, per i progetti, per i coach, ma ho fatto sempre scelte che mi hanno permesso di crescere. Sono qui per restare tanti anni, vincere e crescere anche personalmente.
Dai primi allenamenti mi sentivo bene, anche se sono stati pochi prima di Napoli. I compagni mi hanno accolto bene, Sarri mi ha mostrato dei video, condivido la sua filosofia di gioco. Quindi sarà facilmente interpretabile da me. Abbiamo tutti qualità diverse in campo, se mi hanno preso forse è perché ho qualcosa di diverso rispetto agli altri. Porto energia, qualità con la palla e anche esperienza. Sono giovane ma ho giocato già tante partite in Europa e di campionato. Ho una personalità abbastanza forte, sono me stesso, non cambio, sono così fin da giocane. Voglio dare tutto ed essere sempre il migliore, a volte so che ho reazioni estreme in campo, ma sono fatto così, do tutto per vincere
Francia, Inghilterra, Germania e nuovamente Francia. Questo il percorso del transalpino nella sua carriera indossando le maglie di Lorient, Arsenal, Herta Berlino e Olympique Marsiglia da cui la Lazio lo ha prelevato in prestito con obbligo di riscatto a per 15 milioni di euro. La Serie A come nuovo banco di prova con il derby di Roma che lo attende.
Ogni campionato è diverso e si possono imparare tante cose. La Serie A è uno dei migliori campionati al mondo, ho parlato con chi ha giocato qui e mi ha detto che è così. Spero di giocare il più possibile. Con questa squadra e con questo mister si possono fare grandi cose, ora è difficile dire dove potremo arrivare, si vedrà strada facendo. Posso dare una mano anche davanti alla difesa, è il mister che deciderà la posizione. Però ci ho già giocato in carriera.
Sono qui per crescere, ma anche per vincere. So che qui lo posso fare. Ho giocato contro Sarri ai tempi dell’Arsenal, lui era al Chelsea, è uno che vuole vincere. Il derby sarà una partita importante, ma ne abbiamo tante altre prima ed è meglio concentrarsi su queste.
Ho un buonissimo rapporto con i francesi con cui ho giocato in Nazionale, in Under 21 e nella Nazionale maggiore. Non ho parlato con Rabiot, sarà un piacere incontrarlo sabato. Speriamo che lo sia più per noi, che per lui