E’ un caso destinato a far discutere per mesi richiamando l’attenzione di tutto il mondo calciofilo incluso il CT della Francia Didier Deschamps che ha dovuto rispondere alle domande su Pogba al termine della sfida con la Germania. Il tecnico non si è voluto sbilanciare mostrando la vicinanza al giocatore ma al tempo stesso si interroga su come il testosterone sia potuto finire nel suo corpo. Difesa ad oltranza invece per il suo compagno di nazionale Kingsley Coman che è convinto della buona fede del centrocampista mentre l’opinione pubblica e la stampa francese lo hanno di fatto già scaricato. Nel frattempo si attende l’esito delle contro analisi che il giocatore ha chiesto di effettuare con la Juventus che gli ha congelato lo stipendio non escludendo la possibilità di arrivare alla rescissione nel caso di sentenza di colpevolezza.
Deschamps su Pogba
Tifosi, giornalisti, ex calciatori. Tutti si sono espressi in merito alla vicenda Paul Pogba in Francia, all’appello mancava il commissario tecnico Didier Deschamps che è stato chiamato in causa ieri sera dopo la sconfitta contro la Germania per 2-1. Il centrocampista non viene convocato in nazionale dalla sosta di marzo 2022 quando vestiva ancora la maglia del Manchester United. Poi il problema al ginocchio lo ha messo ko, il ritorno alla Juventus a parametro zero come colpo dell’estate e quindi i continui accertamenti alternati a sedute di allenamento blande.
I dubbi fino alla decisione di procedere con la terapia conservativa per esserci al Mondiale 2022 in Qatar, i tempi si allungano fino alla inevitabile operazione che lo fa fuori dalla rassegna iridata. Ora il caso di doping potrebbe mettere la parola fine all’avventura del mediano con i Blues con Deschamps che però rimane cauto in attesa di avere un quadro più chiaro della situazione.
Ovviamente sono davvero molto sorpreso e credo di poter parlare a nome di tutto lo spogliatoio della nazionale francese. Non ho elementi per giudicare la questione. Si stanno accumulando tante cose negative per lui, è un momento molto difficile. Avrò tempo di parlargli nei prossimi giorni, gli ho scritto un messaggio per non disturbarlo in questi momenti. Se a preso consapevolmente dei prodotti o si è solo fidato della persona sbagliata io non posso immaginarlo, posso dirvi che conoscendolo non lo farebbe. Con tutto quello che ha in testa, poi… Ricordo le discussioni con lui sul vaccino e sul Covid. Però quella sostanza è nel suo corpo, non sappiamo come ci sia finita. Lo sosterrò, ma ha la forza e il carattere per superare questi momenti molto difficili
Parole misurate dell’allenatore transalpino che però fanno capire l’affetto che nutre per Paul Pogba. Su di lui aveva costruito la squadra che trionfò in Russia nel Mondiale 2018 affidandogli la fascia da capitano, era il simbolo di quella Francia piena zeppa di giovani talenti destinati a dominare e che invece fecero un buco nell’acqua all’Europeo itinerante del 2021 per poi tornare in finale del mondiale in Qatar ma senza Pogba che si era dovuto arrendere ai continui problemi al ginocchio. La sua positività al testosterone è stato un oggetto di discussione all’interno dello spogliatoio, a commentare il fatto è stato Coman in zona mista.
Tutti sosteniamo Paul, è un amico fraterno per molti di noi e fa parte della famiglia chiamata Francia. Non vi aspettate che possa fare chissà quale rivelazione, sappiamo molto poco su questa storia per cui dobbiamo portare pazienza e aspettare l’esito delle contro analisi e del corso della giustizia. Noi conosciamo Paul e sappiamo come si comporta, siamo convinti che se è successo qualcosa non è stato per alterare le sue prestazioni ma semplicemente un gesto inconsapevole. Siamo con lui con tutto il cuore