Continuano le operazioni degli esperti e dei militari nella lotta contro la mafia: un importante blitz nel Catanese è stato eseguito alle prime ore dell’alba di oggi, mercoledì 13 settembre 2023. L’operazione non ha coinvolto solo la provincia etnea, ma anche L’Aquila. A partecipare sono stati oltre 100 carabinieri, che hanno proceduto con un totale di 13 arresti.
Mafia, blitz nel Catanese: 13 arresti. Chi sono?
Più di un centinaio di militari del Comando Provinciale di Catania hanno messo in pratica oggi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 13 indagati. Tali soggetti sono ritenuti vicini o direttamente coinvolti in ambienti della mafia: il blitz nel Catanese è servito proprio per fermarli e arrestarli.
Su di loro pendono tante diverse accuse. Essi sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico di stupefacenti, tutti aggravati dal metodo mafioso. Le persone finite in manette risultano essere residenti sia nella nota città siciliana, sia a L’Aquila.
Ma di chi stiamo parlando esattamente? Chi sono le persone che sono state arrestate? Sebbene (almeno per il momento) i loro nomi restano sconosciuti, sappiamo che si tratta di soggetti che fanno parte del clan Toscano-Tomasello-Mazzaglia di Biancavilla, località in provincia di Catania. Ora tutti e 13 dovranno rispondere alle varie accuse che vengono mosse dagli investigatori e dagli esperti a loro carico.
I dettagli dell’operazione
Il blitz eseguito nelle primissime ore della mattinata di oggi, mercoledì 13 settembre 2023, rientra nell’ambito dell’operazione denominata “Ultimo atto”. A coordinarla sono Stati membri della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. A condurla invece i carabinieri di Paternò.
Le ricerche e le analisi dettagliate erano partite, in realtà, il 9 settembre del 2018. Quel giorno un uomo di nome Davide Galati Massaro aveva tentato il suicidio a Biancavilla. Proprio voi questo atto aveva permesso di svelare le recenti evoluzioni dell’ormai noto clan Toscano-Tomasello-Mazzaglia.
Il gruppo era già noto alle Forze dell’ordine. Si trattava infatti di un’articolazione territoriale della famiglia mafiosa di Cosa Nostra etnea Santapaola-Ercolano. Le prime indagini avevano anche permesso di individuare l’attuale reggente del clan.
Così, nel corso del tempo, gli investigatori avevano scoperto un fiorente traffico di stupefacenti e non solo. Era emerso anche un vasto giro di estorsioni ai danni di piccoli e grandi imprenditori di Biancavilla, nel Catanese.
Le vittime “prese di mira” dal clan
Tra le vittime delle estorsioni vi erano persino i giostrai che, durante le feste patronali e quelle di paese, erano costretti a pagare una sorta di “pizzo”. In particolare degli uomini li obbligavano a regalare a determinati bambini e i ragazzini (figli di affiliati) biglietti gratis per le attrazioni.
Grazie al blitz di oggi, i carabinieri hanno sequestrato per la confisca anche due società che operavano nel settore del trasporto merci. Il valore totale? Circa 5 milioni di euro riconducibili al clan Toscano-Tomasello-Mazzaglia.
Ad ora non è chiaro quali siano state le altre vittime del gruppo mafioso. I loro profili non sono stati resi noti, a differenza invece di quanto avvenuto con quello dei giostrai. In ogni caso si può ipotizzare che il clan abbia “preso di mira” anche altri imprenditori nel Catanese.
Oltre alle accuse di estorsione con metodo mafioso, le 13 persone arrestate all’alba di oggi, mercoledì 13 settembre 2023, dovranno rispondere anche a quelli di traffico di stupefacenti. Pare inoltre che i componenti di questo gruppo che stamattina sono finiti in manette abbiano tirato su e goduto di una ingente somma di denaro.
Le operazioni degli investigatori e dei carabinieri comunque non si fermano, ma procedono costantemente. Il clan in questione aveva gli occhi puntati addosso ormai da un paio di anni. Grazie a dettagliate indagini, i professionisti sono riusciti a ricostruire il modus operandi dei soggetti protagonisti di queste triste vicende di mafia.