La Camera dei Lord inglese ha appena dato il via libera ad un disegno di legge che permetterebbe di amnistiare i soldati inglesi che sono oggetto di azioni penali dopo il loro servizio in Irlanda durante i Troubles. Si attende la conversione in legge da parte di Re Carlo III, ma i parlamenti dell’Irlanda del Nord e dell’Irlanda hanno già manifestato il loro forte disappunto verso una proposta che rischia non di portare ad un’amnistia ma ad un aumento delle violenze fra le comunità inglesi ed irlandesi.

Il disegno di legge sull’amnistia dei soldati inglesi dopo il loro servizio in Irlanda ed Irlanda del Nord

La Camera dei Lord ha recepito una proposta di legge che formulata nel 2022 dal governo conservatore inglese: l’intenzione è di chiudere con un’amnistia tutti i procedimenti penali che pendono su molti soldati inglesi dopo il loro servizio militare in Irlanda ed Irlanda del Nord. I soldati saranno amnistiati se decideranno di collaborare con le autorità inglesi, cosa che ha generato un forte malumore nelle comunità irlandesi e nordirlandesi, le prime vittime della politica repressiva che l’Inghilterra adottò durante i Troubles.

Per tre decenni le forze militari britanniche hanno arrestato, picchiato e in diversi casi ucciso manifestanti e non, suscitando la violenta reazione dei gruppi terroristici irlandesi come l’IRA. I governi nordirlandese ed irlandese hanno già annunciato che cercheranno le vie legali per opporsi ad una proposta che, secondo loro, negherebbe la giustizia a quelle famiglie che da anni la chiedono in rispetto alle morti subite.

Secondo il governo inglese ci sono ancora circa 1200 procedimenti penali aperti, alcuni vecchi più di trent’anni. Nella “guerra sporca” fra protestanti e cattolici (cioè inglesi ed irlandesi), più di 3500 persone sono morte. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto al governo inglese di riconsiderare la legge mettendo al centro le vittime, cosa che alcune associazioni di veterani inglesi non negano, ma ribattono citando alcuni casi di processi penali che si sono chiusi dopo oltre 20 anni dalla loro apertura.

Il disegno di legge istituirebbe una nuova Commissione indipendente per la riconciliazione e il recupero delle informazioni, che offrirebbe l’immunità a chi collabori alle indagini. L’amnistia non varrebbe per chi, invece, è già stato condannato in passato.

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