Gli sono bastati trenta minuti a Matteo Guendouzi per conquistare i tifosi della Lazio. Il centrocampista francese ha lasciato il segno nel match vinto contro il Napoli al Maradona, non solo per il gol annullato, ma per la velocità con cui si è calato nella sua nuova realtà. Alla ripresa ci sarà la Juventus e l’ex Marsiglia vuole ancora lasciare il segno, ma intanto si gode la sua nuova avventura nella Capitale sponda biancoceleste.
Guendouzi: “Alla Lazio progetto serio”
Ai canali ufficiali della Lazio Matteo ha raccontato il suo approdo a Roma, e non nasconde il suo entusiasmo: “Sono stato accolto benissimo dall’allenatore e dalle persone che lavorano nel club e dalla mia squadra. Mi spiegano molto bene le cose, come difendere, come attaccare e cosa l’allenatore si aspetta da me. Ho fatto pochissimi allenamenti, ma è come se avessi fatto varie stagioni. Questo sta succedendo grazie alla bellissima accoglienza che ho ricevuto. Sono una persona spontanea, che ama capire gli altri e porsi delle domande”.
Un ruolo importante in merito alla trattativa lo ha avuto anche mister Sarri. Il tecnico ha spinto per avere il francese con se, e Guendouzi non vedeva l’ora di poter imparare da lui: “Il fatto di avere un bravissimo allenatore come Sarri che mi ha spinto a venire, perché oltre all’aspetto umano condivido la stessa filosofia calcistica e le stesse idee di gioco. È per questo che per me è un bravissimo allenatore, in quanto mi aiuterà a migliorare e crescere. Chiaramente sono molto giovane e con lui potrò migliorare tantissimo. Come ho già detto, ho tantissima voglia di vincere trofei con questo grande club e di scoprire lo stadio con i fantastici tifosi“
Il giocatore non si nasconde nemmeno quando si parla di Champions League, ha le idee chiare: “La Lazio è un grande club, quest’anno gioca la Champions. Questa squadra è fatta per vincere e andare molto lontano, so che sul campo dimostrerò le mie qualità oltre al fatto che condivido il sistema di gioco dell’allenatore. E come ho detto mi potrà far crescere sia come uomo sia come calciatore. Sono molti i motivi per cui sono venuto alla Lazio”
La cosa che più gli dà fastidio? Essere definito un bad boy, proprio non gli piace: “Non so perché soprattutto in Inghilterra mi hanno soprannominato ‘bad boy’. Non mi piace moltissimo perché sono molto sincero e onesto, quando sono in campo ho sempre voglia di vincere. Posso avere reazioni eccessive, ma solo perchè voglio migliorare”.