Manca poco a Italia-Ucraina, match valevole per la qualificazione ad Euro 2024. La Nazionale di Luciano Spalletti non può più sbagliare, serve solo la vittoria. Lo sanno anche i 55.000 di San Siro che dalle 20:45 sosterranno la squadra, ma non tutti i giocatori in campo avranno lo stesso trattamento. Uno in particolare, quel Gigio Donnarumma che rischia di dover passare una serata molto complicata. Il portiere del PSG difenderà ancora una volta la porta azzurra, ma se da una parte Spalletti ha voluto dare un’altra chance al ragazzo, non si può dire lo stesso dei tifosi che hanno già bocciato Gigio via Twitter, dove è in tendenza da ore l’hashtag #fischiamoDonnarumma
#FischiamoDonnarumma, tutto San Siro contro Gigio
Nel giro di poco tempo l’hashtag è diventando virale, reclutando un infinità di utenti favorevoli nel fischiare il portiere dell’Italia durante i novanta e passa minuti. Molti saranno i tifosi milanisti presenti che ancora non hanno digerito l’addio del portiere originario di Castellammare di Stabia, così come molti saranno coloro che dopo le prestazioni insufficienti di Gigio vogliono Vicario in porta. Eccoli pertanto unirsi a far fronte comune, poco importa se in ballo c’è una qualificazione all’Europeo, la squadra avrà il pieno sostegno, tranne Donnarumma.
“Sarò in Curva Sud a fischiarlo”; “Siamo in tendenza, vuol dire che tutti la pensano come noi”; “Lo fischieranno anche da casa”. Una presa di posizione netta, anche se #fischiamoDonnarumma ha fatto storcere il naso ad alcuni utenti: “A me non piace Donnarumma, ma oggi dobbiamo pensare solo all’Italia e aiutare la squadra”; “Fischiare Donnarumma tutto il tempo sarebbe controproducente”; “Odiamolo in un altro momento, non stasera”. Una diatriba via social, con un’unica certezza: stasera l’avversario di Gigio non sarà solamente l’Ucraina.
Il monito di Spalletti
Sugli attacchi a Donnarumma non è rimasto inerme Luciano Spalletti. Durante la conferenza stampa di vigilia il c.t. ha voluto difendere il giocatore: “Donnarumma sarà titolare. Per ciò che sta venendo fuori è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutto. Poi a lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe perché gli viene donato questo talento, questa qualità”.
Nonostante tutto però il tecnico di Certaldo ha voluto lanciare un avvertimento al ragazzo, una fiducia a tempo: “I ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è stato donato perché poi va migliorato questo talento con impegno, solo allora per chi ti guarda diventa più difficile colpirti. Se non lavori sul talento, allora diventa presunzione. Perché lavorandoci vuol dire che non banalizza ciò che gli è stato donato e provoca negli altri anche più rispetto”