Superbonus, ancora poche settimane prima della riapertura da parte di Poste Italiane della cessione dei crediti d’imposta. I clienti che vogliano presentare la domanda dovranno seguire alcuni passaggi della procedura che permette di poter agevolare la vendita dei bonus fino a 50mila euro.
Nel caso in cui la pratica della cessione del credito dovesse essere accettata, la durata della lavorazione potrebbe essere di tre mesi, salvo le situazioni in cui la pratica stessa dovesse durare più di questo termine per cause non imputabili a Poste Italiane.
Tali situazioni riguardano l’impiego di un termine più lungo durante il quale l’Agenzia delle entrate può effettuare controlli più approfonditi sui crediti oggetto di cessione, prima che questi ultimi possano essere effettivamente resi disponibili sulla piattaforma di Poste Italiane.
Superbonus, riapertura Poste Italiane cessione crediti: ecco come fare la domanda a ottobre 2023
Nel momento in cui Poste Italiane effettuerà la riapertura della cessione dei crediti dei bonus edilizi e del superbonus per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico nel prossimo mese di ottobre, i clienti interessati dovranno seguire alcuni passaggi essenziali. Innanzitutto, la domanda di cessione dei crediti potrà essere presentata per via telematica, accedendo alla piattaforma del sito di Poste Italiane mediante le credenziali Spid. A tal proposito, è necessario compilare e sottoscrivere on line, successivamente, la proposta di vendita dei crediti d’imposta.
Una volta terminato questo passaggio, Poste Italiane richiede una serie di documenti da caricare sulla piattaforma, al cui esito positivo il cliente viene invitato nella filiale per il completamento dell’operazione. In particolare, nella filiale il cliente deve ottemperare agli obblighi dell’adeguata verifica per i controlli relativi alle procedure di anticorruzione e antiriciclaggio.
Superbonus domanda Poste Italiane, quali sono i passaggi da effettuare?
Non è terminata ancora la procedura di richiesta di cessione dei crediti d’imposta sul superbonus perché, dopo l’adeguata verifica, il cliente dovrà attendere una mail da parte di Poste Italiane con la quale verrà informato dell’accettazione della proposta di cessione del credito stesso.
Successivamente, il cliente dovrà comunicare all’Agenzia delle entrate – mediante un intermediario fiscale abilitato – l’opzione di vendita dei bonus a Poste Italiane secondo le modalità previste dall’Agenzia stessa. Questo passaggio è fondamentale affinché il cliente carichi, sul portale di Poste Italiane, la documentazione relativa alla trasmissione fatta all’Agenzia delle entrate.
È questo l’ultimo passaggio per il cliente che dovrà attendere i controlli da parte di Poste Italiane sulla pratica inoltrata. In caso di esito positivo sulla comunicazione effettuata all’Agenzia delle entrate e all’esatta corrispondenza dei bonus edilizi ceduti, Poste Italiane procede con l’accettazione definitiva della pratica.
Il controllo che Poste Italiane fa in questo passaggio consiste nel riscontro, sul portale dell’Agenzia delle entrate, della sussistenza del contratto sottoscritto della cessione dei crediti e dell’esatta corrispondenza con la pratica lavorata nella prima richiesta da parte del committente. La procedura si conclude con l’accredito, da parte di Poste Italiane, del corrispettivo sul conto corrente del cliente che ha ceduto i crediti.
Bonus edilizi, qual è il plafond a disposizione dei committenti?
Si ricorda che, per l’accettazione della pratica, Poste Italiane richiede che il committente sia una persona fisica, titolare di un’agevolazione fiscale secondo quanto prevede il decreto legge 34 del 2020 (un superbonus o un bonus), e di essere titolare di un conto corrente presso di essa.
La richiesta di cessione del credito d’imposta può avvenire nel limite di 50mila euro in questa fase di ripartenza che inizierà presumibilmente nella prima metà di ottobre. Il cliente, tuttavia, deve verificare i rapporti già avuti in passato con Poste Italiane: infatti, è previsto un limite cumulativo di acquisto crediti richiedibile che non può eccedere i 150mila euro. Tale plafond, se già superato con richieste precedenti, non permette ulteriori pratiche di cessione dei crediti o potrebbe ammetterne di parziali nel caso in cui la richiesta rientri nei limiti di quanto rimanga a disposizione del cliente.